LAMEZIA TERME Il nuovo anno consegna a Gino Trematerra una Udc coesa attorno alla prospettiva di costruire un nuovo centro. La relazione con cui il segretario ha aperto oggi a Lamezia Terme i lavori del direttivo regionale è stata «ampiamente condivisa». Lo conferma il fatto che davanti alla richiesta di Trematerra «di lavorare sodo» per garantire il successo del polo moderato, tutti i colonnelli abbiano dato la loro disponibilità a una candidatura nelle liste di Camera e Senato. Ora se per Montecitorio il discorso è più semplice perché in quel ramo del Parlamento sarà presente una lista politica dell`Udc, più complicato è il discorso per Palazzo Madama dove i centristi sottoporranno al giudizio degli elettori un listone unico, comprendente pure esponenti di Fli e Italia futura.
In ogni caso i deputati Roberto Occhiuto e Mario Tassone, il presidente del consiglio regionale Franco Talarico, gli assessori regionali Michele Trematerra e Francescoantonio Stillitani, e i consiglieri regionali Alfonso Dattolo, Gianluca Gallo e Ottavio Bruni, saranno impegnati in prima linea alle elezioni del 24 febbraio. Bondi permettendo. Quello che i centristi dello Scudocrociato non accettano è il veto su alcuni nomi come quello di Tassone per via della sua lunga attività parlamentare. Né intendono cedere davanti alle pressioni del commissario a cui Mario Monti ha affidato il compito di vagliare le candidature. Il braccio di ferro va avanti da giorni, con Bondi che insiste e Casini (che sta ricevendo pressioni dai suoi uomini) che resiste, determinato a non cedere sovranità al punto da farsi imporre le candidature da fare e quelle da evitare. Il punto, per via Due Macelli, è che non sono chiari i criteri di selezione e che il partito «è sì disposto ad accettare il vaglio di Bondi, ma non può lasciar passare il fatto che alcuni nomi siano considerati tabù». Giorni fa al tavolo delle trattative si era pensato di confinare al Senato indesiderati, naufraghi e riciclati del Parlamento, ma con la lista unica il Professore ci ha ripensato: i nomi più discussi, sempre che riescano a scampare alla ghigliottina di Bondi, dovrebbero dunque finire nelle liste dei rispettivi partiti alla Camera.
Tornando all`Udc calabrese, ci sono oramai pochi dubbi sul fatto che la lista alla Camera venga capitanata da Occhiuto. A seguire dovrebbe esserci Talarico. Quanto al Senato, dove Casini potrebbe scegliere di guidare il listone in Calabria, si parla sempre con più insistenza di Trematerra junior come candidato (sempre a meno che Monti non rivendichi per un suo uomo questa postazione con conseguente trasloco di Trematerra al secondo posto della lista Udc alla Camera) in posizione utile per l`elezione.
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