CATANZARO È arrivato da Roma all`ora di pranzo con in dote un carico di belle speranze e la consapevolezza di potere recitare un ruolo di primo piano nel nuovo partito del Sud che alle elezioni affiancherà il Pdl. Peppe Scopelliti tutto si aspettava, tranne di dover mettersi subito al lavoro per mediare tra coloro che “bussano” prepotentemente alla porta per una candidatura al Parlamento. È successo, però, che una normale riunione di giunta regionale si sia trasformata in una sorta di summit politico allargato ai rappresentanti dell`Udc. A quest`ultimi il governatore ha chiesto delucidazioni sul progetto centrista messo in campo da Monti e qualche notizia sulle candidature. I rappresentanti dell`Udc avrebbero ribadito al presidente della giunta regionale che è loro intenzione mettere in campo tutti i rappresentanti istituzionali per «favorire il miglior risultato possibile». Tradotto: sia gli assessori Trematerra e Stillitani che il presidente del consiglio regionale Franco Talarico saranno presenti nelle liste per Camera e Senato.
Ma non è questo il punto. Le novità riguardano invece il fronte del Pdl dove ormai si respira un clima da redde rationem per conquistare un posto utile all`elezione. Scopelliti è sempre convinto che alla fine la quadra sarà trovata «grazie al buon senso dei miei dirigenti», ma intanto deve fare i conti con diversi mal di pancia. Tra questi c`è quello di Mimmo Tallini che rivendica a gran voce l`esigenza di avere «rappresentanti catanzaresi nelle liste».
Non una rivendicazione per sé, quella dell`assessore regionale. Al netto dal politichese, Tallini chiede l`inserimento del suo collega assessore Piero Aiello in posizione blindata per l`elezione. Di questo l`ex esponente dell`Udeur ha già avuto modo di discutere (ricevendo rassicurazioni in merito) in un vertice a quattro con l`ex sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, lo stesso Aiello e il vicecoordinatore regionale del Pdl Tonino Gentile. Ma tra il dire e il fare c`è da fare i conti con le aspirazioni dei tanti. Comprese quelle di Pino Galati (leader della corrente dei Cristiano Popolari a cui appartiene pure Tallini), che è dato tra i più sicuri per una riconferma alla Camera.
Davanti al ragionamento fatto da Tallini a Palazzo Alemanni non sarebbe mancato chi avrebbe fatto notare questo piccolo particolare. E cioè che il candidato della provincia di Catanzaro già sarebbe garantito con la presenza di Galati. Scopelliti, sul punto, si sarebbe limitato a fare buon viso a cattivo gioco. Avrebbe sì raccolto le richieste di Tallini, riservandosi di esaminare con più attenzione la situazione. Ma quello del governatore appare più un tentativo di prendere tempo davanti a una richiesta davvero difficile da soddisfare. Non fosse altro per il fatto che la coperta è davvero corta. A maggior ragione se non si considera poco probabile una sconfitta elettorale.
Tornando al progetto della lista Grande Sud, c`è da dire che le ultimissime indiscrezioni danno come probabile una candidatura del consigliere regionale Giovanni Bilardi al Senato, mentre alla Camera potrebbe toccare all`assessore regionale Mario Caligiuri (entrambi rappresentanti del movimento Scopelliti Presidente). Scalpita, e non poco, anche il sottosegretario alla presidenza della Regione Alberto Sarra, che può contare (elemento non secondario) sul sostegno del leader siciliano Gianfranco Micciché. Ma qui la partita è complicata perché su Reggio Calabria ci sono altri due fedelissimi a cui Scopelliti ha promesso spazio e prestigio. Si tratta dell`ex sindaco Demetrio Arena e del direttore generale di Palazzo Alemanni Franco Zoccali. Come si può notare, la coperta inizia a essere davvero corta…
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