Tallini, Aiello e il piano per conquistare il Senato

LAMEZIA TERME Mimmo Tallini non perde occasione per tranquillizzare il suo collega Piero Aiello: «Vedrai, alla fine la spunteremo noi». I due assessori regionali hanno stretto da tempo un patto di ferro e ora intendono far valere il loro peso in vista della decisione finale sulle candidature per il Parlamento. Il piano messo a punto dai due prevederebbe la collocazione di Aiello al secondo posto della lista Pdl al Senato, magari dietro Tonino Gentile che tutti danno in pole position per il posto di capolista.
Messa in questo modo, Catanzaro avrebbe concrete possibilità di sperare nell`elezione di un rappresentante a Palazzo Madama (Aiello) e di un altro a Montecitorio (che tutti indicano in Pino Galati). Questo tipo di soluzione (che taglierebbe fuori l`area degli ex aennini rappresentata da Michele Traversa e Wanda Ferro) andrebbe bene pure al candidato a sindaco del capoluogo regionale Sergio Abramo, che potrebbe trarre soltanto giovamento da un Pdl ricompattato ai livelli più alti.
Il progetto dei due esponenti della giunta regionale potrebbe essere bloccato, però, da alcuni voci maligne che sono iniziate a circolare con insistenza nelle ultime ore. Tra queste la più clamorosa riguarda quella secondo cui Tallini vorrebbe piazzare Aiello al Senato per avere mani libere alla Camera e potere eventualmente sostenere la corsa dell`imprenditore Floriano Noto nella lista civica montiana. La circostanza è smentita dai diretti interessati (tra le altre cose Galati, capocorrente di Tallini, è candidato anch`egli alla Camera) ma sta creando non pochi ostacoli alla strategia messa a punto dai maggiorenti pidiellini catanzaresi.
Ma le insidie sono anche altre perché quel posto a cui ambisce Aiello è nelle mire di altri colonnelli del Pdl come il vibonese Franco Bevilacqua. Il caso approderà sul tavolo del coordinamento regionale del partito che si riunirà a Vibo Valentia nella giornata di giovedì. Sarà in quella sede che il governatore Peppe Scopelliti raccoglierà ufficialmente le disponibilità di parlamentari uscenti e consiglieri regionali a candidarsi alle elezioni del 24 febbraio. Le indicazioni verranno poi girate a Roma, nella sede nazionale del partito, dove Angelino Alfano, Denis Verdini e lo stesso Scopelliti prenderanno le decisioni definitive.