CATANZARO Un primo scossone, l`ufficializzazione delle liste per Camera e Senato, l`ha già provocato: tutti i gruppi dirigenti del Pd catanzarese si sono autosospesi dagli incarichi ricoperti all`interno del partito, inviando – tra l`altro – una lettera al candidato premier del centrosinistra, Pier Luigi Bersani, per invitarlo a rivedere le scelte del partito.
Una scelta clamorosa «ma doverosa», fanno sapere il candidato a sindaco della città Salvatore Scalzo, il consigliere regionale Piero Amato e i vari consiglieri provinciali, soprattutto se si considera che «la nostra città non esprimerà nessun candidato». Evidentemente ai “rivoltosi” non basta il piazzamento al secondo posto nella lista al Senato della lametina Doris Lo Moro. Alla base del gesto ci sarebbe inoltre la promessa non mantenuta di inserire nella lista un esponente della società civile catanzarese. I nomi nel corso di queste ultime settimane si sono sprecati: da Carmine Donzelli a Luisa Torchia fino ad arrivare a Giuseppe Gatto e Donatella Monteverdi. Alla fine nessuna di queste previsioni si è rivelata azzeccata perché la scelta di Bersani è caduta sul siciliano Argento e sulla molisana Fanelli.
In ogni caso, la spaccatura catanzarese potrebbe essere davvero pericolosa soprattutto perché arriva alla vigilia del voto in otto sezioni per le comunali. E per il centrosinistra, costretto a un`ardua rimonta per portare il centrodestra al turno di ballottaggio, sarebbe davvero una iattura arrivare lacerato a quest`appuntamento.
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