LAMEZIA TERME Nemo propheta in patria. Lo sanno bene i politici calabresi costretti a “emigrare” fuori regione per trovare un posto al sole nelle liste per il Parlamento. Anche questa volta ci sarà un bel drappello di senatori ed onorevoli eletti nei rispettivi rami del Parlamento in collegi con i quali non hanno legami territoriali di alcun tipo. I politici di casa nostra del centrosinistra più o meno certi di essere eletti in regioni diverse dalla Calabria son almeno quattro. Partiamo dai vendoliani Francesco Forgione e Celeste Costantino. Il primo è nato a Catanzaro ed è stato già presidente della commissione parlamentare Antimafia: guiderà la lista di Sel al Senato in Liguria e Sicilia. La Costantino è un`attivista femminista ed è stata piazzata al secondo posto alla Camera in Piemonte. Per loro l`arrivo in Parlamento è praticamente certo. Qualche dubbio in più aleggia sul destino del renziano Ernesto Carbone. L`avvocato cosentino è stato inserito al 19° posto della lista Pd alla Camera nella circoscrizione Lombardia 1. La sua elezione è legata al risultato di Bersani. In caso di vittoria elettorale del centrosinistra, Carbone potrà fare ingresso per la prima volta nell`Aula di Montecitorio in qualità di deputato.
Ancora più incerta la sorte di Pietro Larizza, indicato dal socialista Riccardo Nencini nel listino di sei personalità del Psi che dovrebbero/potrebbero essere inserite nelle liste democrat. Ma per l`ex segretario generale della Uil (nato a Reggio Calabria nel 1935) ancora i giochi non sono fatti. Nelle ultime ore è sorto più di un problema tra Nencini e i vertici del Pd. Il leader del Psi aveva chiesto più seggi blindati per i suoi uomini e davanti al niet di Letta e soci sta valutando l`ipotesi di presentare liste autonome per Camera e Senato.
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