LAMEZIA TERME I compiti ormai sono delineati: Berlusconi in tv a tempo pieno, Verdini in sala macchine (a via dell`Umiltà) a lavorare sulle liste. Da questo schema non ci si discosterà nemmeno nei prossimi giorni. Ciò significa che nessuna candidatura sarà decisa nei singoli territori ma tutte saranno vistate e approvate direttamente dal duo Berlusconi-Verdini. Per questo motivo la riunione del coordinamento calabrese del Pdl, in programma per domani a Vibo Valentia, rischia di diventare soltanto un happening di routine. Peppe Scopelliti e Tonino Gentile si limiteranno (d`altronde non potrebbero fare altro, essendo questi i soli poteri a loro disposizione) a raccogliere le disponibilità per le candidature al Parlamento e a trasferirle a Roma. Dopodiché la lista dei nominativi passerà al vaglio dell`ufficio di presidenza del Pdl e, quindi, all`esame finale di Berlusconi. Che con ogni probabilità sarà capolista in Lombardia, Sicilia e in una terza regione che potrebbe essere il Piemonte (dato che nel Lazio sull’onda della probabile sconfitta in Regione la partita per il premio al Senato è quasi persa). In barba alla regola del 10 per cento delle riconferme, è stata blindata tutta la nomenklatura e la gran parte dei parlamentari in carica. Dovrebbe farcela, in questo senso, il lametino Pino Galati che, seppur in Parlamento dal 1996, potrà far valere in sede di trattative il ruolo di coordinatore nazionale del movimento (altro non è che una costola del Pdl) Cristiano Popolari. Berlusconi continua a coltivare l`idea di lanciare in Calabria la candidatura dell`ex capitano del Milan Rino Gattuso, nonostante le smentite sulla discesa in campo dei calciatori. E visto che i posti non abbondano, tra parlamentari e consiglieri regionali circolano già le proiezioni sui seggi che il Pdl conquisterà in Calabria: tre al massimo alla Camera, un paio al Senato. I nomi più gettonati sono sempre quelli degli uscenti Jole Santelli e Nino Foti e uno tra gli ex aennini Michele Traversa e Giovanni Dima, anche se alla componente Gasparri-Alemanno non dovrebbero andare più di dieci postazioni blindate.
C`è poi la questione legata alla lista “Grande Sud” a cui il governatore Scopelliti dice di puntare molto. In questo partito saranno candidati gran parte dei suoi uomini tra cui l`assessore regionale Giacomo Mancini (nelle scorse ore è stato avvistato a Montecitorio alla ricerca di conferme sul suo conto) e il capogruppo del movimento “Scopelliti Presidente” in consiglio regionale Giovanni Bilardi. Ma c`è da fare i conti con i desiderata di Gianfranco Micciché che preme per ricandidare in “Grande Sud” il deputato catanzarese Giancarlo Pittelli. Quest`ultimo non ancora fornito una risposta definitiva nel senso che sembra essersi dileguato, lasciando l`ex sottosegretario siciliano in balìa dei suoi dubbi. E poi c`è Aurelio Misiti che nutre ancora ambizioni da parlamentare. Ecco perché allora potrebbe riprendere quota una candidatura dello stesso Scopelliti. Nonostante sia stata smentita a più riprese, la sua discesa in campo escluderebbe una serie di interrogativi che continuano ad agitare questa fase di composizione delle liste.
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