CATANZARO «Capisco la delusione per il fatto che non si sia riusciti ad arrivare all`indicazione in una quota eleggibile di una personalità della società civile di Catanzaro. Spiace molto anche a me, ma ha pesato la ristrettezza dei tempi per arrivare ad una indicazione condivisa e la ristrettezza degli spazi a livello nazionale». A parlare è il commissario regionale del Pd della Calabria Alfredo D`Attorre, in merito ai malumori provocati dall`ufficializzazione delle liste dei candidati al parlamento nelle quali, lamentano dirigenti del partito, non c`è una figura rappresentativa della società civile di Catanzaro. Per questa ragione, alcuni dirigenti catanzaresi hanno annunciato la sospensione dalle cariche nel partito. Nelle liste, i candidati espressione della provincia di Catanzaro usciti dalle primarie sono lo stesso D`Attorre, che è lucano, e il deputato uscente Doris Lo Moro, di Lamezia Terme.
«Ho fatto una battaglia sino alla fine – ha aggiunto D`Attorre – e quando mi sono reso conto che era assolutamente impossibile ottenere la posizione mi sono battuto, e lo ritengo un risultato positivo, affinché i candidati provenienti da fuori Calabria fossero inseriti dopo tutti i vincitori delle primarie. Da questo punto di vista possiamo essere soddisfatti. Non c`è un solo candidato che abbia vinto le primarie in Calabria che è messo a rischio da candidature di altre regioni. Domani incontrerò il gruppo dirigente di Catanzaro insieme al candidato sindaco Salvatore Scalzo. Sarà l`occasione per fare il punto sulla campagna elettorale per le nuove elezioni negli otto seggi per le comunali, ed anche per fare il punto sulla campagna per le politiche».
«Ribadisco in maniera ancora più forte dopo questa vicenda – ha detto poi D`Attorre – il mio impegno politico e morale a rappresentare in parlamento la città e la provincia di Catanzaro».
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