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«Non candideremo gente estranea alla Calabria»

CATANZARO «Non candideremo gente che non ha niente a che fare con la Calabria». Il governatore Peppe Scopelliti entra a gamba tesa nelle polemiche che stanno interessando il centrosinistra regional…

Pubblicato il: 10/01/2013 – 15:04
«Non candideremo gente estranea alla Calabria»

CATANZARO «Non candideremo gente che non ha niente a che fare con la Calabria». Il governatore Peppe Scopelliti entra a gamba tesa nelle polemiche che stanno interessando il centrosinistra regionale e promette liste composte soltanto da “calabresi doc”. «Non avremo nelle nostre liste dei D`Attorre, Bindi o Minniti. Mi si dirà: ma Minniti è calabrese. Lo era, forse, fino a qualche decennio fa. Sono ormai alcuni decenni che si vede molto poco in Calabria», ha detto il presidente della giunta, a poche ore dalla riunione del coordinamento regionale del Pdl in programma a Vibo Valentia.
«Oggi discuteremo, anche sulla scorta di quelle che sono stati i paletti messi dall`ufficio di presidenza, legati all`età non superiore ai 65 anni e alle tre legislature pari a 15 anni e, ovviamente, agli obblighi di contribuzione e partecipazione», ha aggiunto Scopelliti parlando con i giornalisti a Catanzaro. «A mio giudizio abbiamo la possibilità di mettere in campo una lista molto competitiva che possa rappresentare un mix tra figure espressione del territorio importanti e anche politici, amministratori e sindaci che sono impegnati costantemente sui territori. Sono molto fiducioso. C`è grande entusiasmo e ovviamente noi non candideremo certamente gente che non ha nulla a che fare con la Calabria. Siamo decisamente contrari e questo il coordinamento regionale lo ribadirà».
La decisione definitiva sulle liste dell Pdl avverrà comunque nei prossimi giorni. «Ho parlato sia con Berlusconi che con Alfano sulle linee generali, poi ad inizio settimana andremo ad approfondire e delineare e definire gli scenari», ha chiarito il governatore. Che alla domanda sulla possibile candidatura di esponenti della società civile o dello sport come Rino Gattuso, ha risposto chiarendo che «si tratta di nomi che sono circolati ma non sono in atto oggetto di dibattito al momento, poi vedremo. Riteniamo che, al di là dell`immagine e della comunicazione, che serve a carpire magari il consenso, ci voglia gente competente e che abbia molto chiaro il quadro che deve affrontare in un`Italia molto difficile. E questo credo che sia fondamentale per noi per ribadire un impegno coerente da parte del partito e della coalizione. Intendiamo essere noi i veri garanti del popolo calabrese da tutti i punti di vista».
L`obiettivo da raggiungere, secondo il governatore, «è una rappresentanza parlamentare che sia in grado di fare battaglie indipendentemente da chi andrà a governare. Siamo dell`idea della riconferma degli uscenti. In piu` metteremo tante altre persone in grado di sostenere questo nostro percorso. Ci riferiamo a candidature di componenti della giunta, sindaci e tutti quanti sono rappresentativi del territorio o costituiscono un riferimento per il cittadino. Noi abbiamo bisogno di gente che si sappia interfacciare con il territorio e oggi il ruolo dei parlamentari con una giunta regionale come la nostra diventa ancora più importante perché dobbiamo rendere ancora più incisiva la nostra azione».

REGGIO E IL DISSESTO Durante l`incontro con la stampa, Scopelliti non ha rinunciato a commentare la recente decisione della Corte dei conti che esclude la procedura di dissesto guidato per Palazzo San Giorgio: «Consentitemi di dire che sono contento della sentenza emessa dalle sezioni riunite della Corte dei Conti sul tema del bilancio del Comune di Reggio Calabria». «Anche questa – ha spiegato – è una notizia importante, che rianima quella città dopo tante aggressioni e mortificazioni ed è sicuramente un risultato che dimostra, così come abbiamo sempre detto, che le difficoltà di bilancio sono difficoltà della stragrande maggioranza dei Comuni italiani e che su Reggio, ma la storia ce lo racconterà nei prossimi anni, s`è creato volutamente un caso».

L`ELEMOSINA DEL GOVERNO Scopelliti affronta anche la questione relativa agli stanziamenti per i territori del Pollino colpiti dal sisma. «C`è da considerare – ha detto – che il governo tre anni fa quando ci fu l`alluvione in Veneto decise di stanziare per l`emergenza 300 milioni di euro e che dopo il terremoto in Emilia Romagna sono stati stanziati miliardi di euro. A fronte di ciò quando si è verificato il terremoto a Mormanno il governo ha deciso alla fine di stanziare 7 milioni. Questa è elemosina». Il governatore sottolinea una profonda disparità di trattamento rispetto ad altri territori: «Per quanto ci riguarda – ha aggiunto – a questo governo diciamo che ci opponiamo a scelte che vedono penalizzato il nostro territorio. Non è giusto che tutto questo accada».

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