Un patto con la città, è questo il senso della visita del segretario Pier Luigi Bersani che sarà martedì a Catanzaro. A dare l’annuncio sono stati il commissario regionale Alfredo D’Attorre e il candidato sindaco Salvatore Scalzo in una conferenza stampa appositamente convocata oggi pomeriggio nel capoluogo insieme a Doris Lo Moro. Una decisione, ha spiegato D’Attorre, che «è il simbolo del rapporto strutturale tra il prossimo governo e questa città». «Abbiamo incontrato Bersani – ha detto il commissario alla stampa – e abbiamo strappato una sua presenza a Catanzaro martedì, sabato, invece, presenteremo le liste della Camera e del Senato all`hotel “Guglielmo” alle 11.30».
Dopo il “botto”, D’Attorre è tornato sull’analisi politica di una composizione delle liste che tanti malumori ha provocato in tutta la regione. «Ho ritenuto doveroso confrontarmi con il gruppo dirigente», ha detto subito il commissario, che ha anche ammesso il suo dispiacere «per non essere riusciti a inserire nelle liste personalità della società civile». Per D’Attorre comunque il Pd è un «partito consapevole e in grado di riconoscere il successo delle primarie. Ribadisco l’impegno a dare rappresentanza a Catanzaro. Io rimarrò qui a dirigere il partito fino a quando non lo consegnerò a una nuova generazione e non riporterò il centrosinistra al governo regionale». Poi D’Attore mette la parola fine a settimane di consultazioni e difficili mediazioni: «Il capitolo liste è alle nostre spalle: l’autosospensione dei catanzaresi è ormai superata. La catanzaresità la misureremo sui risultati prodotti.».
Subito dopo ha preso la parola Salvatore Scalzo, che confida ovviamente nell’effetto traino della presenza di Bersani nella difficile sfida elettorale che lo vede contrapposto a Sergio Abramo per la guida del Capoluogo:
«La partita è aperta. Con noi è iniziato un percorso di dignità del capoluogo che lo porterà a essere il fulcro di un progetto di rilancio della Calabria e dell`intero meridione. Il centrodestra invece ha marginalizzato Catanzaro, il governo regionale si è armato contro il capoluogo basti pensare a quello che è successo in due settori importanti come la sanità e l`università». Dura la replica alle accuse di Scopelliti: «Farebbe meglio – ha detto ancora Scalzo – a giustificare il nuovo patto con la Lega e la vergogna della fuga verso Roma degli assessori. La Calabria merita di essere governata e invece il centrodestra fugge».
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