ROSARNO «A Rosarno nulla è cambiato. Eppure, nelle ultime settimane, sopralluoghi, visite e promesse avevano indotto a sperare in un provvedimento istituzionale-tampone, che potesse finalmente garantire ai ragazzi africani l`accoglienza nelle tendopoli e la costruzione di nuovi alloggi da parte della stessa Protezione civile. Invece l`emergenza è rimasta, nell` assurdo il silenzio del governo e della Regione Calabria». E` quanto si afferma in una nota congiunta delle segreterie Cgil regionale e della Piana di Gioia Tauro. «La Cgil ha più volte, e da tempo – prosegue la nota – denunciato questa situazione cosi drammatica, esponendo i rischi sociali concreti legati all`immobilismo delle istituzioni, chiamate a risolvere responsabilmente le disumane condizioni di vita dei migranti sempre più numerosi a Rosarno. I progetti e le speranze che avevano dapprima accompagnato la nascita dei due campi di accoglienza si sono in poco tempo dissolti. Al contrario, sempre più numerosi sono sorti baracche e alloggi di fortuna, i veri simboli di questa crisi umanitaria. Quanti tra i sindaci hanno invocato aiuto, sono rimasti inascoltati. La Cgil chiede con forza al ministro dell`Interno e a quello della Coesione sociale, e al presidente della Regione, interventi urgenti, volti a evitare che l`emergenza diventi disastro umanitario». Per la Cgil «servono politiche strutturali,non estemporanee, idonee a creare dignità di cittadinanza e accoglienza, rendendo cosi più equa per tutti, italiani e migranti, la società nella Piana di Rosarno. E` urgente, inoltre, che le istituzioni intervengano sul nodo strategico dello sfruttamento del lavoro, perché solo risolvendo quelle contraddizioni e quelle disparità, rivendicando i diritti dei più deboli, usciremo dall`emergenza”.
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