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«No alla mercificazione dell`acqua»

REGGIO CALABRIA È stata depositata venerdì mattina in consiglio regionale la proposta di legge d`iniziativa popolare sulla ripubblicizzazione del servizio idrico presentata dal Forum dei movimenti …

Pubblicato il: 12/01/2013 – 11:53
«No alla mercificazione dell`acqua»

REGGIO CALABRIA È stata depositata venerdì mattina in consiglio regionale la proposta di legge d`iniziativa popolare sulla ripubblicizzazione del servizio idrico presentata dal Forum dei movimenti per l`acqua. A darne notizia è un comunicato del Coordinamento calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”. «Negli ultimi anni anche in Calabria, come nel resto d`Italia – è detto in una nota del forum – si è diffusa la consapevolezza sociale dei rischi connessi alla mercificazione del bene comune acqua, e dimostrazione ne è la vittoria dei sì ai referendum del giugno 2011: 780 mila calabresi, oltre la metà degli aventi diritto al voto, si sono espressi chiaramente contro la privatizzazione del servizio idrico, sostenendo i quesiti referendari promossi dal Comitato “2 Sì per l`Acqua Bene Comune”».
«Ma la politica – riporta ancora la nota – è sorda e non vuole saperne di dare seguito alla manifesta volontà popolare. In Calabria, con la deliberazione numero 545 del 10 dicembre scorso la Giunta regionale ha presentato una proposta di legge in materia di risorse idriche con la quale, sotto la fuorviante dicitura di “società di interesse pubblico”, intende mantenere la Sorical nella sua attuale forma di società di diritto privato e a scopo di lucro nata da una pseudo -privatizzazione».
«Resta inoltre completamente aperto – conclude il Coordinamento – il problema delle tariffe illegittime applicate ai comuni, “certificata” di recente nella relazione della Corte dei Conti, che comporta un maggior esborso valutabile in decine di milioni di euro. Non è possibile accettare che i danni creati siano ora supinamente pagati dai calabresi. Questi debiti devono essere pagati da chi li ha contratti, dalla multinazionale francese Veolia, che sta abbandonando la nostra regione alla chetichella, e da chi li ha permessi, avallati e giustificati».

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