Botta e risposta tra Fli Calabria e Zicaro

LAMEZIA TERME «Tutti utili nessuno indispensabile». Inizia così la rappresaglia dialettica del coordinamento calabrese di Fli, dopo aver ricevuto la notizia delle dimissioni del responsabile del circolo di Cosenza Valerio Zicaro, la cui scelta di abbandonare il partito «dimostra in maniera lampante l’arroganza e la totale presunzione di dimostrare di essere l’ombelico del mondo». Volano parole grosse, insomma. «Nessuno – fanno sapere i finiani calabresi – e in questo caso nemmeno l’ex coordinatore di Cosenza si può permettere di affermare che con il suo abbandono e di qualche altra figura, Futuro e libertà possa scomparire dalla provincia di Cosenza», anche in considerazione del fatto che il neo commissario Alberto Rossi – che ha preso le redini del coordinamento provinciale dopo l`abbandono di Fabrizio Falvo – «sta già lavorando per mettere in piedi la struttura operativa che consentirà di conseguire nella provincia di Cosenza un risultato di tutto rispetto». Fli Calabria accusa il colpo ma contrattacca, ricordando all`«allievo prediletto dell’ex coordinatore provinciale che nella tornata elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Cosenza il suo impegno profuso per Futuro e Libertà ha consentito l’elezione di diversi consiglieri…». La diaspora dei futuristi di Cosenza preoccupa, anche se il coordinamento regionale nega possa fermare «la voglia e la passione politica delle persone che credono fermamente nel progetto politico di Gianfranco Fini. I tentativi maldestri esercitati ad orologeria dimostrano  l’arroganza dedita solo a trovare gloria per un giorno sulla stampa». Infine la promessa, che suona come una sfida: «In Calabria la lista di Futuro e Libertà sarà capeggiata dai vertici del partito che saranno presenti durante la campagna elettorale nel territorio cosentino per dimostrare con i fatti che tutti siamo utili e nessuno indispensabile e che i cosentini avveduti sapranno tributare al presidente Gianfranco Fini ciò che merita».

ZICARO CONTROREPLICA
Immediata la controreplica di Zicaro: “la miseria argomentativa del misterioso coordinamento regionale di Fli conferma, ove fosse necessario, la giusta scelta di lasciare un partito dove la politica è stata, da tempo, sostituita dall’attacco personale e dalle velleità di qualche piccolo aspirante deputato. La critica politica –totalmente assente nella nota anzidetta – viene spazzata via dal livore di affermazioni infondate che rispedisco al mittente, ricordando, agli oscuri estensori della stessa, che, unitamente al sottoscritto, hanno lasciato il partito tutti i circoli dell’area urbana cosentina, di San Giovanni in Fiore e di altri centri della provincia”. “Come ben si dice e addice alla circostanza – aggiunge – conosciamo uomini e cose e i cosentini sapranno fare le loro giuste scelte a tempo debito. Auguriamo agli “allievi” di Fini e Bocchino – una volta liberatisi di arroganti e presuntuosi – di raccogliere messe di consensi, a Cosenza e in Calabria, alle prossime elezioni politiche spalancando le porte di Montecitorio”.