REGGIO CALABRIA «Le azioni e le scelte intraprese dall`Idv, nonché l`involuzione del progetto in cui fino ad oggi ho creduto contribuendo a renderlo forte insieme ad un gruppo di persone che si sono spese lealmente, mi hanno indotto ad assumere posizioni che mi differenziano sul piano programmatico e mi spingono a guardare nella direzione di un potenziamento di un centrosinistra moderno che intende assumere responsabilità di governo per normalizzare il Paese e riformare l`Europa sulla base di un progetto federato». È quanto afferma, in una dichiarazione il consigliere regionale, Giuseppe Giordano.
«La scelta compiuta – prosegue Giordano – non é stata agevole, perché si è a sperato, fino all`ultimo, che, anche con decisioni dello stesso presidente Di Pietro, si potesse salvaguardare un partito che avrebbe potuto fornire un contributo utile alla causa del centrosinistra e ad una politica adeguata ai bisogni dell`Italia di oggi, ma i fatti hanno dimostrato come, per motivazioni ancora incomprensibili, si sia addirittura rinunciato al simbolo per le prossime elezioni politiche e alla storia di un partito che ha perso smalto, iniziativa e voglia di aggregare. L`alternativa a cui intendo porre mano è volta a costruire un Paese governato dal centrosinistra che senza mai sottovalutare le emergenze economiche riconosce l`essenzialità dei diritti civili e l`urgenza della coesione territoriale che l`accordo Pdl/Lega continua vergognosamente a mettersi sotto i piedi con l`inqualificabile e per più versi paradossale sostegno di quel che rimane del Pdl meridionale. Non sono un “rivoluzionario” ma non sono neanche un “restauratore” e non mi piacciono i ritorni al passato».
«Sono un moderato e in Calabria – sostiene ancora Giordano – non si può ripartire da personaggi che facevano i ministri o i sottosegretari ai tempi di Nixon e che vogliono riciclarsi oggi facendo il solito gioco delle tre carte. Vorrei un cambiamento e una innovazione che non può essere però il Centro Democratico se diventa un teatro dove recitano i soliti noti».
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