LAMEZIA TERME «Sindaci per l`imperativo morale. Avevano professioni redditizie e sapevano poco di politica. Poi, queste quattro donne coraggiose sono state lanciate nell`arena dei governi (locali) in Italia per la lotta contro la corruzione e la mafia, ma soprattutto per difendere il bene comune». E` questo il titolo di un lungo reportage (11 pagine) dedicato a quattro sindaci donna calabresi apparso nell`inserto settimanale di ieri del prestigioso quotidiano spagnolo El Pais e che SecondoPianoNews.Com ha riproposto sul periodico online. Si tratta delle prime cittadine di Rosarno, Elisabetta Tripodi, Isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole; Decollatura, Annamaria Cardamone, e Monasterace, Maria Carmela Lanzetta. El Pais parte da Rosarno, per raccontare l`avventura amministrativa di Elisabetta Tripodi tra la rivolta degli immigrati della sua città e i problemi del Comune, come l`abusivismo selvaggio fino agli scioglimenti per mafia. «Dopo aver vissuto 15 anni in Lombardia – racconta la Tripodi – ho deciso di scendere giù per fare qualcosa per la mia terra. E così alla fine ho deciso di presentare la mia candidatura al Comune». Lo scenario che si è ritrovato la Tripodi è “apocalittico”, descrive El Pais. Maria Carmela Lanzetta, che era pronta a lasciare la carica, é stata poi convinta a restare, consapevole di una missione rischiosa ma «doverosa perché, per me – dice – è molto importante il rispetto delle regole». Isola Capo Rizzuto, città di 16 mila anime nel Crotonese, è amministrata da Carolina Girasole, biologa e mamma di due figli. E` sindaco dal 2008. «A Isola la `ndrangheta è forte e radicata da decenni, fin da quando negli anni `50 e `60 costruì grandi complessi turistici». Girasole, intanto, è candidata al secondo posto alla Camera, nella lista di Mario Monti.
x
x