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Parte la campagna di Sel: «Alternativi a Scopelliti»

LAMEZIA TERME La parola chiave è «alternativa», la sfida è «cambiamento». Sinistra ecologia e libertà presenta le liste ufficiali dei candidati alle Politiche e si propone come paradigma di governo…

Pubblicato il: 14/01/2013 – 18:58
Parte la campagna di Sel: «Alternativi a Scopelliti»

LAMEZIA TERME La parola chiave è «alternativa», la sfida è «cambiamento». Sinistra ecologia e libertà presenta le liste ufficiali dei candidati alle Politiche e si propone come paradigma di governo agli antipodi rispetto al centrodestra nazionale e scopellitiano, ma anche in relazione alla tecnocrazia montiana e al populismo dei grillini. Le polemiche delle ultime settimane sono alle spalle: i vendoliani hanno finalmente trovato la quadra e si apprestano ad affrontare la campagna elettorale. All`incontro di questo pomeriggio a Lamezia Terme c`erano tutti i big regionali del partito, tra cui il segretario regionale Andrea Di Martino (terzo nella lista per la Camera), Ferdinando Aiello (secondo dietro Nichi Vendola), la capolista al Senato Ida Dominijanni ed Eva Catizone (candidata al secondo posto per Palazzo Madama). Unità dopo la tempesta, con lo sguardo rivolto al prossimo impegno elettorale. Il primo di Sel alle elezioni politiche. Un appuntamento da non perdere, in un momento in cui – secondo Di Martino – «è necessaria una nuova sinistra, per la Calabria e per il Paese». E, a conferma della bontà del progetto di Sel, il segretario regionale porta l`esempio incarnato dal leader del partito, quel Nichi Vendola che, pur nella crisi, è stato capace di invertire la tendenza in una regione come la Puglia. La Calabria, invece, è ferma al palo, ancora in «un declino di cui il governatore Scopelliti pensa di approfittare per fare un ulteriore passo in avanti, per portare quell`esperienza regionale anche nel resto del Paese».
Un bene? Un male? Di Martino consegna un`analisi sapida e provocatoria, che riprende quella lanciata qualche giorno fa da Rosy Bindi: «Se Scopelliti si candida è un bene, i calabresi si libereranno della cattiva politica». Dunque, guerra al centrodestra e ripartenza a sinistra, per una stagione che sia davvero nuova. Di Martino è fiducioso e si lancia in un pronostico: «Sel andrà oltre il 5%». Un risultato che sommato a quello del Pd dovrebbe scongiurare il paventato pareggio al Senato («io non ci credo, questi segnali sono lanciati dai giornali confindustriali che hanno tutto l`interesse a farlo»). Resta il nodo Pd. Partito alleato, certo, ma con cui in passato non sono mancati scontri e contrapposizioni. In platea c`è Giannetto Speranza, il sindaco di Lamezia che più volte ha subito la “sfiducia” dei democrat. Per Di Martino è il momento della chiarezza e della lealtà: stop alle guerre fratricide, nella città della Piana come nel resto della Calabria. «Sel – avverte il segretario – è un alleato serio e leale e non può essere trattato come ruota di scorta da chi un giorno apre la crisi e un altro la chiude». Fiducia incondizionata invece a un sindaco, Speranza, che rappresenta «l`esempio della Calabria migliore, il simbolo del contrasto allo scopellitismo».
Quanto alle future intese, subito dopo le elezioni, Di Martino apre uno spiraglio al movimento di Ingroia, Rivoluzione civile, nei confronti del quale – malgrado «abbia scelto un percorso diverso dal nostro perché lontano dal centrosinistra» – è possibile «un ripensamento al Senato, dove si gioca il governo del Paese».

L`IMPEGNO DELLA DOMINIJANNI «Ho accettato la candidatura perché dal discorso pubblico è scomparso il Mezzogiorno, che oggi è rappresentato solo come criminalità e assistenzialismo». La giornalista del Manifesto Ida Dominijanni ha ben chiari gli obiettivi da perseguire a favore di una terra, la Calabria, con cui non ha mai interrotto i legami, malgrado una carriera professionale condotta altrove. Una regione dominata da un simbolismo degradante, che la fa sempre apparire come «eccezionale, come caso a sé. Una situazione dove il risvolto è che quasi tutto è permesso». Per questo, secondo Dominijanni, è fondamentale «fare uscire la Calabria da questo stato e reinserirla una volta per tutte «nel Paese e in Europa». E, per farlo, serve anzitutto «attivare le energie positive fortemente presenti in tutta la regione».

IL WELFARE STATE La Calabria paga un gap di rappresentanza nelle sedi romane. E la rosa di nomi presentata da Sel – ne è convinto Ferdinando Aiello – punta proprio a una forma di impegno e di politica diversi, a favore di «una terra che merita rispetto». È una questione di priorità, che per il consigliere regionale non si riassume soltanto nell`«emergenza `ndrangheta», ma soprattutto in due questioni: stato sociale e salute. «Il Parlamento – ha spiegato – deve occuparsi di welfare state, che in Calabria praticamente non esiste». Sul punto, Scopelliti ha fallito, continua Aiello. Che lancia la sfida al governatore: «Si candidi pure, vedremo il consenso che sarà in grado di ottenere, rispetto alle promesse fatte solo due anni fa».

PASSIONE CATIZONE «Chiedo un voto contro il malgoverno della destra e per riportare la nuova sinistra al governo». Eva Catizone è pronta alla sfida del 24 e 25 febbraio, convinta che la «battaglia si giocherà soprattutto al Senato». Equità e giustizia sociale: sono questi i temi che per l`ex sindaco di Cosenza dovranno dominare la campagna elettorale e il probabile impegno governativo di Sel.  Alternativo a quello del centrodestra berlusconiano, alla tecnocrazia montiana e al “Modello Scopelliti”. Un paradigma che – come ha ribadito la coordinatrice provinciale di Reggio Laura Cirella – «è stato traslato anche alla Regione Calabria».

LO SPETTRO DEL MODELLO Cirella non usa perifrasi per illustrare il rischio che la Calabria corre votando per il centrodestra. E, per farlo, porta l`esperienza della sua città, Reggio, commissariata per contiguità con la `ndrangheta e sull`orlo del dissesto finanziario. «Si tratta di un sistema che ha messo un`intera comunità in ginocchio, guidata da personaggi ambigui e in cui sono state spolpate le risorse». Il messaggio finale è più che esplicito: Sel e il centrosinistra sono l`alternativa, Scopelliti e il centrodestra un tuffo nel passato più buio.

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