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Pdl, missione incompiuta: deciderà Roma

CATANZARO Venti minuti in compagnia di Silvio Berlusconi, altrettanti insieme al gotha del Pdl. La giornata romana di Giuseppe Scopelliti e Tonino Gentile, coordinatore e vicecoordinatore del Pdl c…

Pubblicato il: 14/01/2013 – 21:01
Pdl, missione incompiuta: deciderà Roma

CATANZARO Venti minuti in compagnia di Silvio Berlusconi, altrettanti insieme al gotha del Pdl. La giornata romana di Giuseppe Scopelliti e Tonino Gentile, coordinatore e vicecoordinatore del Pdl calabrese, è tutta qui. L`aereo preso di buon`ora e un giro nei Palazzi della Capitale con una lista in mano, quella delle disponibilità dei big calabresi del centrodestra a scendere in campo. Sono tutti mobilitati in ordine sparso, da Cosenza a Reggio Calabria. Gentile spera di essere il capolista al Senato, gli assessori regionali sono pronti a lanciarsi nella competizione, ma dagli incontri odierni non sono arrivate certezze. Soltanto una: le liste si faranno a Roma, con buona pace dei calabresi, che in questi giorni si sono sbracciati chiedendo, anzi pretendendo, candidature radicate sul territorio. Un refrain già sentito. Ma le prime mosse sulla scacchiera del Pdl non sembrano confortarli. Pare, infatti, che Giuseppe Galati, che i maggiorenti locali tendevano ad escludere per via dei sedici anni già trascorsi in Parlamento, sia uno dei pochi certi di un posto al sole (promessa arrivata perché i Cristiano popolari non faranno liste autonome). Con Galati già virtualmente accomodato su una poltrona alla Camera dei deputati, resta solo da vedere quale dei nomi della lista depositata tra le mani di Denis Verdini rimarrà escluso (e deluso). Si arriverà al redde rationem nel giro di una settimana. Il Pdl, infatti, pare pronto a prendersi tutto il tempo che servirà per definire gli schieramenti. È apparso chiaro anche a Scopelliti e Gentile. Prima, Berlusconi li ha ricevuti, parlando delle strategia per la campagna elettorale, e congedati dopo una ventina di minuti con una preghiera: quella di recapitare le liste ai suoi colonnelli, ché lui non vuole saperne. Seconda stazione: il faccia a faccia con Verdini, Cicchitto, Gasparri, Matteoli, Bondi e Alfano. Stessa conclusione del rendez-vous con il Cavaliere: tante grazie per la lista, vi faremo sapere. Perché le indicazioni dai territori contano, ma alla fine nel Pdl si decide altrove.

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