LAMEZIA TERME Quando nei giorni scorsi annunciò che il suo Movimento di Responsabilità nazionale non avrebbe presentato liste alle prossime elezioni, era sicuro della parola datagli dal Cavaliere: «Caro Mimmo, per te è pronto un seggio al Senato». Detto, fatto. Domenico Scilipoti, l`ex dipietrista che salvò in extremis il governo Berlusconi nella mattina del 14 dicembre 2010 votando la fiducia alla Camera, è stato piazzato al numero sei della lista calabrese per Palazzo Madama. Ha l`aria quasi distaccata, questo messinese eletto per la prima volta in Parlamento nel 2008 con Italia dei valori. «Apprendo da lei – è la risposta serafica di Scilipoti (in allegato l`audio dell`intervista) – di essere stato candidato in Calabria. Come Movimento di Responsabilità nazionale non abbiamo presentato la lista e abbiamo detto che sostenevamo il Pdl. Abbiamo raggiunto un accordo sul nostro programma».
Scilipoti gira sapientemente alla larga da ogni considerazione che potrebbe innescare polemiche. E nulla dice sull`ostracismo mostrato dal governatore calabrese Peppe Scopelliti quando Denis Verdini e Silvio Berlusconi gli hanno comunicato che un posto della lista al Senato era riservato proprio per lui: «Sto lavorando. Prima che lei chiamasse ero in una riunione per preparare un convegno sui disabili domani a Palazzo Marini».
In serata, comunque, Scilipoti ha diramato una nota in cui afferma: «Sarò candidato con il Pdl che si é impegnato sostenere i temi più importanti della battaglia politica, in favore dei cittadini, che da sempre abbiamo portato avanti come Movimento di Responsabilità nazionale su argomenti come l`impignorabilità della prima casa, l`abolizione dell`Imu e il ritorno alla sovranità monetaria, è per questa convergenza programmatica che abbiamo deciso di non presentare una lista autonoma e di confluire all`interno del Popolo della Libertà».
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