CATANZARO Soddisfatto per il risultato personale, ma anche del dato politico. Sergio Abramo, eletto nuovamente sindaco di Catanzaro dopo la ripetizione del voto in otto sezioni deciso dal Tar, che ha annullato i risultati del maggio scorso per irregolarità, il giorno dopo non nasconde la sua soddisfazione. «Il voto – dichiara all`Ansa – credo sia stato un ripagarmi del lavoro fatto in questi cinque mesi. E la gente se ne è accorta. Dal punto di vista politico Catanzaro è del centrodestra e, in un momento negativo per la coalizione, la città è diventata un simbolo da questo punto di vista. Il centrodestra, il Pdl, ne devono prendere atto e rispettarci come città capoluogo. Vogliano essere rispettati. Se mi riferisco alla Regione? Anche». Abramo sottolinea poi come la città si «sia ribellata a questa vicenda», quella dell`annullamento del risultato in otto sezioni deciso dal Tar dopo i ricorsi presentati dal candidato sindaco del centrosinistra Salvatore Scalzo e dalla coalizione. «Catanzaro – dice Abramo – non è la città dei brogli come la definiscono. La sentenza del Tar è stata chiara. Ci sono state difformità nei registri compilati dai presidenti dei seggi ma cosa c`entrano i brogli? Nella sezione 85, dove il risultato era stato messo in discussione, abbiamo raddoppiato i voti».
Abramo dovrebbe essere proclamato sindaco, ufficialmente, entro la fine della settimana ed il primo problema che affronterà, dopo essere tornato a Palazzo de Nobili, sarà quello dei rifiuti.
«E` il primo argomento che tratterò, assolutamente. Abbiamo lavorato – spiega – per avere dalla Regione la gestione della discarica di Alli. Le carte sono già pronte e credo che ormai sia questione di giorni. Questo ci darà una possibilità di manovra diversa rispetto ad oggi. Poi ci sono tutti i temi della progettazione. C`é la gara per la metropolitana di superficie, quella per lo stadio, per il porto, da 20 milioni, la gara per i depuratori. Riprendo da dove sono stato costretto ad interrompere».
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