REGGIO CALABRIA Michelangelo Tripodi esulta per la riconferma di Mimmo Praticò al vertice del Coni regionale. A festeggiare con lui c`è tutto il Pdci calabrese. «L’elezione per la quarta volta consecutiva di Mimmo Praticò – spiega il segretario regionale dei Comunisti italiani – rappresenta il giusto riconoscimento nei confronti di una figura straordinaria che ha dato lustro allo sport calabrese e che con la sua alta caratura morale ha rappresentato sempre la Calabria migliore, sportiva e non. La soddisfazione per questa elezione è ancor più profonda, anche perché da parte del presidente della Regione Scopelliti e della destra calabrese si è fatto di tutto in questi mesi per mettere le mani sul Coni regionale».
E, per farlo, si era puntato tutto su Tino Scopelliti, «fratello del presidente regionale e già noto per i suoi trascorsi al comune di Reggio Calabria dove anche lui ha contribuito all’affossamento della città», continua Tripodi. Che ricorda come attorno alla sua candidatura si sia «messa un moto una potente macchina organizzativa, che ha fatto perno sulla Regione e che ha visto la mobilitazione di tanti consiglieri e assessori regionali, oltreché di una pletora di galoppini. E per raggiungere l’obiettivo sono stati utilizzati senza risparmio tutti i mezzi possibili dalle promesse ai favori, dagli avvertimenti ai ricatti. La destra voleva impadronirsi a tutti i costi del Coni regionale e ha fatto di tutto per realizzare tale scopo, assumendo comportamenti scandalosi che sono la diretta negazione dei principi e dei valori sportivi».
«Non ci sono riusciti – aggiunge il segretario regionale – grazie alla forza etica e morale indiscussa di Mimmo Praticò, dirigente stimato e apprezzato in Calabria e fuori, che ha saputo respingere l’attacco violento e grazie alla grande maggioranza dei dirigenti delle federazioni sportive calabresi che hanno dimostrato nel momento decisivo di avere la schiena dritta, non cedendo alle lusinghe e ai ricatti. In questi mesi, pur avendo chiaro il quadro che si andava componendo ed il pesante tentativo che si tentava di concretizzare, abbiamo scelto di non intervenire nella polemica per non creare confusione e perché fosse chiaro il disegno spregevole che la destra voleva realizzare, confidando nella dignità dei dirigenti e nell’autonomia dello sport calabrese. Non abbiamo sbagliato ed oggi siamo davvero felici di poter tributare questo omaggio ad un uomo come Mimmo Praticò che ha difeso con coraggio e con dignità lo sport calabrese e che ha dimostrato, e scusate se è poco, che questa destra becera e arrogante si può battere anche quando sembra imbattibile e mette in campo tutti i mezzi di cui dispone». «Nel rinnovare a Mimmo Praticò gli auguri di buon lavoro – conclude Tripodi –, lo ringraziamo anche per questa lezione.
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