LAMEZIA TERME La sua sarà pure una critica “interessata” dal momento che suo figlio Giacomo non è stato inserito (come promessogli dal governatore Peppe Scopelliti) nella lista alla Camera ma intanto sta creando notevole imbarazzo nel Pdl calabrese. Pietro Mancini, ex sindaco di Cosenza e padre dell`attuale assessore regionale al Bilancio, questa volta non le manda a dire e attraverso una lettera pubblicata da Affaritaliani.it spara ad alzo zero sui vertici del Pdl. Al centro delle attenzioni di Mancini senior ci sono le candidature calabresi decise dal gotha di via dell`Umiltà: «Cesarone Previti, ex ministro della Difesa di questo Paese, è un benemerito delle istituzioni? Basta aver fatto pratica, nello studio legale del giurista, ex fascistone, di Reggio, come l`attuale governatore, ed esser stata lanciata in politica da Cesare, per esser nominata dal “trombeur de femmes” di Arcore e dalla sua badante, signora Rossi, capolista del Pdl in Calabria?». Pur senza citarla, il riferimento chiaro è a Jole Santelli, che guiderà in questa regione la lista pidiellina alla Camera. E pesanti strali vengono riservati anche a Domenico Scilipoti, leader dei Responsabili e inserito nella lista al Senato: «Qual è il messaggio che viene trasmesso, in primis alle centinaia di migliaia di giovani e di donne, senza lavoro, di questa aspra e derelitta Regione, la sola ad accogliere, ossequiando il Cav. per il gentile dono ricevuto, Scilipoti? Che vengono premiati soltanto il leccaculismo, l`obbedienza ai Capi, il grigiore e la mediocrità?».
Ma lo zenit si raggiunge poco dopo quando Pietro Mancini si sofferma su «alcuni problemi drammatici» della Calabria la disoccupazione, la protervia delle mafie, la malapolitica. «E, dopo che Monti e la Cancellieri hanno scelto il Comune di Reggio Calabria per accertate infiltrazioni delle `ndrine in municipio, vorremmo sapere, anche alla luce delle dettagliate denunce dei giornali e della Gabanelli (in realtà si tratta di Riccardo Iacona ndr) su Rai3, la verità sulla “questione immorale” in quella città. Degli ammanchi al Comune è responsabile solo la defunta dottoressa Fallara? Chi l`ha nominata in incarichi di vertice e di responsabilità? Chi non ha vigilato sulla sua pessima gestione?». Interrogativi che pesano come macigni, quelli lanciati da Mancini. Chissà cosa ne pensa di tutto questo il governatore Peppe Scopelliti che con il figlio di Pietro Mancini lavora quotidianamente a stretto contatto.
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