VIBO VALENTIA «I lanci di agenzia diqueste ore in ordine al passaggio di sette assessori e del sindaco di Vibo Valentia alla nuova formazione Fratelli d`Italia, con lo svuotamento del Pdl della città, che oltre alSindaco perde altresì il coordinatore cittadino, evidenziano il vuoto clamoroso di direzione politica all`interno del Popolo della libertà vibonese». È quanto afferma, in una nota, il coordinatore provinciale del Pd di Vibo Valentia, Michele Mirabello. «Siamo in attesa delle motivazioni di questo importante passaggio – prosegue Mirabello – ma chi segue la politica sa che certe scelte nascono da un evidente scollamento all`interno del Pdl. È evidente in effetti che lo scatto di reni dell`intera classe dirigente della città rappresenta la logica conseguenza del totale fallimento della gestione del partito operata da Nazzareno Salerno ed Alfonsino Grillo. Avevamo largamentepreventivato che l`atteggiamento di totale servilismo dei due coordinatori vibonesi del Pdl, abituati ad obbedire col cappello in mano agli ordini superiori dell`imperatore Scopelliti, avrebbe comportato gravi scompensi ad un partito oramai totalmente svuotato, che naviga a vista, nel quale il distacco fra la base ed i gruppi dirigenti sta diventando ogni giorno più profondo».
«C`é un sistema di potere, costruito da veri e propri avventurieri – prosegue il coordinatore provinciale del Pd di Vibo – che ogni giorno mostra crepe più profonde, che si avvia ad un crollo fragoroso, che presto vedrà decadere altri e più importanti presidi di democrazia in territori superficialmente ritenuti al servizio di progetti individuali. Il gesto del sindaco D`Agostino e dei suoi assessori è da considerarsi il primo grande segnale politico di insofferenza nei confronti di Scopelliti e dei suoi luogotenenti, che, proprio in questa delicata fase di formazione delle liste per le elezioni politiche non hanno esitato a svendere il territorio vibonese per piccoli interessi di bottega, e per strampalati e personali progetti di carriera, sacrificando una intera classe dirigente per continuare ad asservire il vorace presenzialismo di Scopelliti e delle sue listarelle “Coca cola”».
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