CATANZARO Sono passati quasi 25 anni da quando, in una nota pubblicità, appariva con indosso una felpa da campus americano con su scritto “University of Catanzaro”. Da allora molto è cambiato. Oggi Beppe Grillo si presenta a Catanzaro circondato da giovani candidati, molti disoccupati, sfornati proprio da quell`ateneo che alla fine degli anni Ottanta era solo una scritta buffa indossata da un comico. Demagogo, populista e megalomane, lui stesso usa questi aggettivi per descrivere i passaggi che infiammano gli oltre mille catanzaresi che affollano piazza Prefettura. Quasi nulli i riferimenti alla Calabria durante il suo monologo, Grillo, però, ci tiene a sottolineare che i suoi candidati sono «tutti calabresi e incensurati. E non era facile trovarli in questa regione».
Una brutta battuta, ammette lui stesso. Il copione del suo show politico non cambia, che il teatro sia Milano o Reggio Calabria. E così arringa su Monte dei Paschi, «il più grande scandalo italiano», ed Equitalia che promette che chiuderà appena il Movimento 5 stelle arriverà in Parlamento. Snocciola uno per uno i punti della sua “agenda”: reddito minimo garantito, via i rimborsi elettorali, le province, i vitalizi, l`Imu. Poi la giustizia, «i processi non possono durare anni e gli atti devono essere informatizzati», e la sanità, «più informazione e più alti tenori di vita abbassano le spese sanitarie». Il pubblico apprezza, sottolinea con applausi, interviene. Non contesta, spiega Grillo, suggerisce. Poi il tema dei temi quello del lavoro: «Bisogna reinventarlo, ai call center ci vadano i figli della Fornero». Qualche frecciata alle coalizioni contrapposte. A chi chiede cosa pensa di Rosy Bindi candidata in Calabria risponde: «Bindi chi? Ne conoscevo una ma è sparita da anni». Per la par condicio frecciata anche al Pdl: «Da noi non ci sono i famosi dell`antimafia, i figli dei magistrati». La chiusura è un appello alla partecipazione: «Calabresi, siete stesi come i bronzi, dovete alzare la testa». Sul piccolo palco c`è spazio anche per i candidati. Interventi flash, di pochi minuti. emozionantissimo il candidato di casa, Paolo Parentela, che invita i concittadini alla battaglia contro la centrale a biomasse che potrebbe sorgere a Sorbo San Basile «distruggendo agricoltura e turismo». Appena un mese fa Grillo era stato a Catanzaro per la raccolta delle firme, ad aspettarlo c`erano un centinaio di persone. Oggi oltre mille cittadini hanno sfidato il vento pungente dei tre colli. Forse, anche in Calabria, l`aria sta cambiando.
x
x