Pizzo, fondali ripuliti dall`eternit

PIZZO CALABRO Ripuliti oltre duemila metri quadrati di fondali antistante il litorale di Pizzo dall`eternit. L`operazione denominata “Fondali cristallini ha coinvolto per tre giorni consecutivi – dal 28 al 30 gennaio – i militari del terzo nucleo sub della Guardia costiera di Messina. L`attività si è resa necessaria dopo le indagini, condotte dal personale dell`ufficio locale marittimo di Pizzo, che avevano individuato la presenza del materiale pericoloso nei fondali. Secondo quanto accertato dagli uomini della Capitaneria di porto di Vibo, ignoti avevano pensato di smaltire lastre di eternit – presumibilmente utilizzate per la copertura di un capannone – gettandole direttamente in mare. Da qui l`intervento della Guardia costiera che ha prima individuato l`area e poi chiesto l`impiego dei sub. La Procura della Repubblica di Vibo ha aperto su questa vicenda un`indagine. Mentre l`amministrazione comunale della cittadina del Tirreno vibonese si è fatta carico delle spese per lo smaltimento del materiale inquinante rinvenuto. «I sub della Guardia costiera – si legge in una nota della Capitaneria di porto di Vibo – hanno operato con delle speciali tute bianche per evitare che le polveri potessero attaccarsi alle mute da sub, eseguendo una ricerca con tecniche e strumentazioni subacquee all’avanguardia, che hanno consentito di monitorare e recuperare il materiale che era stato abbandonato sul fondale marino in un’area di circa 2000 mq. Oltre cento i kg di eternit recuperati nei tre giorni, che sono stati consegnati alla ditta commissionata dal Comune di Pizzo, che ha provveduto, di volta in volta, a posizionarli in contenitori speciali per il successivo smaltimento». Nell`operazione sono state impiegate, inoltre, due le unità navali della Guardia costiera di Vibo Valentia Marina, impegnate a dare assistenza ai sub durante le operazioni e due le radiomobili delle Capitaneria di porto impiegate nel controllo del traffico stradale. «Un’attività ambientale di sicuro successo», ha commentato il comandante della Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, Paolo Marzio, che ha tenuto a evidenziare che «quando le istituzioni si uniscono per contrastare le illegalità, riescono, come in questo caso, a raggiungere i risultati sperati».