LAMEZIA TERME «Nelle prossime settimane scenderò per due volte in Calabria: sabato 9 sarò a Cosenza, Catanzaro e Crotone mentre il 18 visiterò, assieme a Bersani, le città di Reggio Calabria e Vibo Valentia». Riccardo Nencini, segretario nazionale del Psi, è convinto di riuscire a vincere la battaglia al Senato dove il suo partito presenta una lista autonoma.
Segretario, come sono i rapporti con Incarnato? C`è chi dice che tra voi sia sceso il gelo dopo il suo mancato inserimento nel listino dei seggi offerti dal Pd…
«Gigi lo sento tutti i giorni. Stiamo lavorando assieme per assicurare il suo successo al Senato, dove contiamo di superare la soglia di sbarramento. Ci sono buone chance per un successo in Calabria e, d`altronde, noi socialisti siamo sempre abituati a fare i miracoli».
Ma come mai il segretario calabrese non è stato inserito nel nucleo delle personalità socialiste a cui il Pd ha offerto ospitalità?
«La ricomposizione dell’accordo tra Psi e Pd si è basata, innanzitutto, sul riconoscimento dell’autonomia organizzativa e politica del Partito socialista. Inoltre, l’accordo prevede anche la stipula di un patto di consultazione tra Pd e Psi sulle questioni più spinose che di volta in volta si presenteranno all’esame delle Camere. Per una significativa coincidenza, la delegazione socialista in Parlamento per la prossima legislatura potrebbe contare su numeri uguali a quelli che il Psi ottenne, in concomitanza con la sua nascita, nelle legislature del 1892 e del 1895».
Quali saranno i temi che toccherà durante la sua visita in Calabria?
«Verrò innanzitutto a dire che lavoreremo in Parlamento per la Calabria. Qualche esempio: daremo impulso al microcredito per finanziare chi ha un lavoro, lo perde, ha un`età di cinquant`anni e ha difficoltà di reinserimento. E poi prevederemo a fare una legge che assicuri il pagamento dell`affitto, dei libri di testo per gli studenti meritevoli. Questa cosa vi interessa molto da vicino perché la Calabria è la regione con la più alta densità di studenti fuori sede».
Il voto nazionale determinerà scossoni anche a livello locale. Insomma, l`Udc resterà ancora alleato in Calabria del Pdl?
«Ho sempre tenuto separate le questioni nazionali da quelle locali. Tuttavia è indubbio che sia finito un ciclo politico, quello del berlusconismo. E questo può produrre degli effetti anche a livello calabrese».
Se dalle urne non dovesse uscire un centrosinistra autosufficiente, farete accordi con l`area che fa riferimento a Mario Monti?
«Gli italiani hanno buona memoria, non hanno bisogno del fosforo e quindi decideranno con chiarezza chi vogliono al governo. Uscirà un governo chiaro dalle urne. Aver isolato la sinistra massimilista e Italia dei valori aiuterà a trovare un accordo con il mondo liberaldemocratico. In Italia c`è bisogno di cambiamento e chiarezza. Con Sel non c`è il rischio di un`altra Unione. Con Prodi governavano dieci partiti, oggi siamo in quattro».
A che punto sono le trattative per ufficializzare l`entrata nel partito di Peppe Bova?
«Non ci sono trattative, siamo felici di avere Bova. C`è la condivisione di una linea politica e questo ha fatto sì che diversi suoi uomini oggi siano candidati nella nostra lista al Senato».
Bova è stato uno dei maggiori azionisti di quel centrosinistra guidato da Agazio Loiero a cui il suo partito non ha risparmiato critiche….
«Il presidente del consiglio regionale è super partes, io in Toscana ho sempre interpretato il ruolo in questo modo, tanto da essere votato sia dalla maggioranza che dall`opposizione. Per questo motivo credo che Bova non abbia responsabilità politiche precise».
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