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Per il “Grande Sud” «non è che l`inizio»

«Ce n`est qu`un debut». Roba da vetero-comunisti e, invece, è l`assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri a rispolverare il motto del maggio francese durante la presentazione della lista “Gr…

Pubblicato il: 31/01/2013 – 15:12
Per il “Grande Sud” «non è che l`inizio»

«Ce n`est qu`un debut». Roba da vetero-comunisti e, invece, è l`assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri a rispolverare il motto del maggio francese durante la presentazione della lista “Grande Sud” alle prossime elezioni. «Non è che l`inizio», spiega l`ex sindaco di Soveria Mannelli, convinto che il 24 febbraio le urne premieranno il partito del meridione. Attorno a lui ci sono tutti i candidati di Camera e Senato, alla sua destra il capolista per Palazzo Madama, il consigliere regionale Giovanni Emanuele Bilardi, a sinistra, invece, Alberto Sarra che guida la truppa per Montecitorio. Nessun accenno da parte del sottosegretario, inabile al lavoro, al clamore suscitato, ne hanno parlato anche Gian Antonio Stella sul Corsera e Gad Lerner sul suo blog, dalla partita a basket con il governatore Scopelliti nel palazzetto dello sport si Soverato. A far gli onori di casa è Caligiuri che espone, in una sala affollatissima, i punti salienti del programma. Si parte dal 1861: «Oltre 150 anni fa il Sud è entrato in Italia da sconfitto e sconfitto è rimasto, con le uniche due alternative “o briganti o emigranti”». Un divario con il Nord del paese che è andato crescendo negli anni «nonostante la maggioranza in parlamento è sempre stata composta da deputati provenienti dal centro sud». Il problema, allora, secondo Caligiuri sta nelle classi dirigenti: «Servono scuole e università forti che formino politici illuminati». Da esperto di intelligence e servizi segreti, non mancano nel suo lungo discorso riferimenti a misteriosi “gruppi di potere”: «A livello nazionale fa comodo un “buco nero” dove poter fare falsi avvocati con 1400 compiti copiati (il riferimento è allo scandalo, risalente a diversi anni fa, degli esami di avvocato a Catanzaro, ndr), promettere fantasmagorici ponti. Nei prossimi arriveranno anni arriveranno in Calabria moltissimi finanziamenti dobbiamo essere pronti perché a qualcuno conviene una classe dirigente debole e ricattabile. Gruppi di potere che vogliono intercettare quelle risorse». Poi si vira verso i candidati. «Liste competitive – aggiunge Caligiuri – per un progetto politico radicato sul territorio. Non abbiamo candidati calati dall`alto». La chiusura è tutta sul programma sintetizzato in quattro priorità: sviluppo del Mezzogiorno puntando verso i mercati del Mediterraneo, lotta alla criminalità organizzata, infrastrutture ed energia «che deve diventare ricchezza per i cittadini non per i criminali e le multinazionali». Poi è il turno dei due capolista. Due interventi flash. Bilardi sottolinea come i candidati della lista «siano uomini di preferenza, radicati nel territorio». Mentre Sarra tocca le corde del cuore dei presenti: «Darò tutto fino alla fine della mia vita per voi, per la mia famiglia, per la Calabria».

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