Vibo, il Pd invita tutto il Consiglio a dimettersi

VIBO VALENTIA «Capricci personali di altri». Non usa mezzi termini il gruppo consiliare del Partito democratico al Comune di Vibo Valentia, nell`attaccare il sindaco Nicola D`Agostino dopo il passaggio del primo cittadino e di 7 assessori dal Pdl a Giovane Italia, la nuova formazione politica che fa capo a Giorgia Meloni e Ignazio La Russa. I «capricci personali», secondo i democrat, sarebbero del senatore uscente e non ricandidato Francesco Bevilacqua, artefice locale del travaso da un partito all`altro, definito nel documento «pianista di Palazzo Madama».   
«Lo sdegno dei novelli  “Fratelli D’Italia Vibonesi” – attaccano i consiglieri democrat – non è la scandalosa candidatura di Scilipoti ma la mancata deroga per la ennesima  candidatura di colui il quale ha dimostrato nei fatti di anteporre la propria ambizione sacrificando il bene della città.
E’ un film  che avrà come finale ( speriamo presto),  anche questa volta, quello già visto con l’amministrazione Costa».   
«Non sfugge a nessuno – prosegue la nota – che nell’impellenza di un prioritario piano di rientro per l’ente e con problematiche che hanno messo in ginocchio la cittadinanza ( acqua, edilizia, dissesto idrogeologico, porto, mercati ecc. ) il sindaco, abdicando ancora una volta alle proprie funzioni e svilendo il ruolo di primo cittadino,  si lascia trascinare da capricci personali di altri…..
D`altronde, in preda alla tempesta e sotto la pioggia battente, nominare il nono assessore con le fantasiose quanto inutili deleghe al “ Decentramento ecc “ dimenticando che trattiene oramai dall’immemorabile con sciagurati risultati quelle dell’Urbanistica, Servizi Sociali, Attività Produttive, Porto, ecc. ci fa pensare alla prossima nomina dell’assessore con delega alle “varie ed eventuali”».
I rappresentanti del Pd, però, si pongono pure di fronte ad un approccio politico, oltre che amministrativo, e si preparano a incassare eventuali frutti della loro azione.
«Siamo fieri come consiglieri di opposizione – concludono infatti – di avere stanato l’amministrazione D’Agostino con iniziative continue e costanti che hanno evidenziato, sin da subito, l’inettitudine e inadeguatezza della ormai ex giunta. Non rimaneva a questo punto al sindaco di trovare un casus belli che gli consentisse una uscita di scena ad effetto e quindi  di defilarsi dai problemi creati alla città. Invitiamo pertanto tutti i colleghi consiglieri comunali che siano nutriti da un vero ed disinteressato amore per la città ed i suoi cittadini a voler licenziare l’amministrazione D’Agostino ratificando insieme a noi, le dimissioni innanzi al segretario generale dell’ente mettendo così fine a questa intollerabile sceneggiata».