LAMEZIA TERME Novità importanti per il sistema carcerario calabrese sono contenute nella circolare emanata dal responsabile del Dipartimento dell`amministrazione penitenziaria, Giovanni Tamburino, che in questi giorni ha trasmesso ai dirigenti regionali una nota riepilogativa degli interventi che verranno assunti nel 2013. I principali cambiamenti riguardano gli istituti di Lamezia Terme, che verrà soppresso, di Cosenza, dove verrà creata una sezione femminile di media sicurezza, di Laureana di Borrello e di Crotone che ospiteranno solo detenuti a “custodia attenuata”. Nel caso della struttura del Reggino, si tratta di una riattivazione che arriva dopo la soppressione che tra mille polemiche era stata decisa nel settembre scorso, mentre nel capoluogo pitagorico si procederà con la riconversione degli attuali 100 posti, che saranno interamente destinati a detenuti che possono svolgere attività lavorative retribuite, anche fuori dal carcere. Nella nota trasmessa da Tamburino viene indicato il periodo in cui diventerà esecutiva la riapertura di Laureana di Borrello, aprile prossimo, ma non quello in cui sarà chiuso il carcere di Lamezia e sarà riconvertito quello di Crotone. Tra aprile o maggio, nel carcere di Catanzaro sarà attivato il nuovo padiglione che ospiterà 300 detenuti, novità che si aggiunge a quella già intervenuta a Paola con l`avvenuta ristrutturazione di una sezione per 50 posti.
Ovviamente la nota trasmessa da Tamburino è stata accolta con opposte reazioni nella cittadina della Piana di Gioia Tauro e a Lamezia Terme. Mentre i sindacati sono già sul piede di guerra, contro la soppressione del carcere lametino, a Laureana di Borrello la notizia della prossima riattivazione della struttura è al centro dei commenti entusiastici dei componenti del Comitato cittadino che dal settembre scorso ha tenuto in piedi una mobilitazione continua, anche grazie all`attivazione per lungo tempo di un presidio permanente. «La riapertura dell`Istituto – ha dichiarato al Corriere della Calabria Domenico Ceravolo – dimostra che quando i politici si mettono a disposizione delle reali esigenze del territorio, al di là delle distinzioni e delle appartenenze partitiche, si raggiungono risultati importanti». Se l`ex sindaco laureanese riconosce i meriti del gioco di squadra, diversi sono stati infatti i politici che si sono spesi con interrogazioni parlamentari e interventi pubblici a difesa del penitenziario – Nino Foti del Pdl e Marco Minniti del Pd, solo per citarne alcuni – il Comitato non ha comunque intenzione di abbassare la guardia, visto che nel documento diramato dal capo del Dap non è chiarito il numero dei detenuti che effettivamente torneranno a essere ospitati nella struttura. Per fare il punto su eventuali nuove iniziative da assumere, il Comitato ha deciso di riunirsi domani, venerdì, nella sala consiliare laureanese.
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