LAMEZIA TERME Elio Belcastro non ha ancora digerito la sua esclusione dal centrodestra. L`apparentamento negatogli da Berlusconi e Verdini è un boccone troppo amaro da mandare giù e per questo motivo il deputato di Noi Sud non perde occasione per criticare l`azione politica, da parte di Pdl e Lega, di queste ultime settimane prima del voto: «Nonostante la campagna elettorale in corso ancora una volta il Mezzogiorno continua ad essere sottovalutato ed il residente del Pdl, Berlusconi, ancora una volta, alleandosi con la Lega Nord ha inteso mortificare il popolo meridionale. Il Pdl calabrese ha annunciato con enfasi l`arrivo di Berlusconi a Reggio Calabria ma sarebbe il caso di dare un consiglio spassionato al leader del Pdl, quello di non venire in Calabria e di non mortificare ancor più un popolo, quello calabrese, che è già costretto a pagare sulla propria pelle il prezzo altissimo di un governo regionale di centrodestra incapace nell`affrontare le sempre più pressanti emergenze».
Belcastro, quasi dimenticando di aver sostenuto fedelmente il governo del Cavaliere dice che «la storia stessa del Pdl e di Berlusconi conferma da sempre la grande attenzione riservata alla Lega Nord ma una ulteriore conferma è anche quella di aver negato l`apparentamento con la lista “Popoli liberi” nata dalla federazione di Autonomia Sud con altre aggregazioni regionali storiche come quella del Partito Sardo D`Azione».dietro il mancato accordo, almeno a sentire Belcastro, ci sono responsabilità politiche ben precise: «L`apparentamento ci è stato negato sia per i diktat della Lega che per le rimostranze di qualche piccolo governatore del Sud (il riferimento, chiaro, è al calabrese Peppe Scopelliti ndr) che evidentemente mal tollerava la presenza di una lista autonoma e che privilegiasse i territori».
«Ma in assoluta coerenza con le tante battaglie meridionaliste condotte negli ultimi anni e anche se in questa tornata elettorale non si è presenti – conclude Belcastro – rimane l`impegno e, ancor più, la passione per dare un contributo affinché il Sud possa risorgere, ampliando le vedute politiche e riscontrando in altri lidi un effettivo e maggiore impegno meridionalista come nel caso del Pd che ha voluto candidare i propri big da capolista nelle regioni meridionali per dare un segnale concreto su un “progetto Sud” che oggi appare più credibile che altrove. Ed oggi è quanto mai necessario ed urgente liberare la Calabria da un governo regionale deleterio e dannoso e liberare la Calabria da personaggi mediocri per risalire la china e ridare ai calabresi fiducia nel futuro».
x
x