CATANZARO Un appello firmato da 21 istituzioni meridionaliste perché lo sviluppo riparta dal Mezzogiorno è stato inviato alle forze parlamentari e ai leader politici: lo ha reso noto stamani a Catanzaro il presidente Svimez, Adriano Giannola. Il documento – che tra gli altri vede le firme dell`associazione Dorso, Ugo La Malfa, Formez e Censis – ha l`obiettivo di porre al centro del confronto elettorale la questione del sud «finora relegata – si afferma – a rituali e generiche citazioni per stimolare idee e proposte da parte di chi si candida a governare l`Italia». Il documento giudica la proposta leghista di trattenere il 75% delle entrate fiscali nelle Regioni del nord «incostituzionale e del tutto controproducente anche per le Regioni beneficiarie».
I dati illustrati da Giannola stamattina sono emblematici: nel Sud l`occupazione è diminuita di oltre 530mila addetti e il pil è calato del 10% (media nazionale il 7). Da qui l`appello delle 21 istituzioni ad allentare i vincoli sulla spesa che bloccano gli interventi degli enti locali. Il punto di partenza è rappresentato dalla crescita e dalle politiche di riqualificazione urbana, con il rafforzamento e il completamento delle reti infrastrutturali e logistiche. «Proprio il pressare dell`emergenza – conclude il documento – ripropone una volta ancora, dopo gli anni 50, il ruolo strategico del Mezzogiorno per affrontare i nodi del declino italiano. Cogliere questa possibilità è una sfida ineludibile nell`interesse del Paese».
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