Il Tar blocca il dissesto finanziario al Comune di Paola

PAOLA Di sicuro è un`ordinanza destinata a fare giurisprudenza perché in Calabria non ci sono precedenti di questo genere. Il Tar calabrese ha accolto la richiesta di sospensiva della delibera con cui, lo scorso 29 ottobre, il sindaco Basilio Ferrari e la sua maggioranza di centrodestra hanno dichiarato il dissesto economico e finanziario del Comune di Paola. I giudici amministrativi della seconda Sezione, allo stesso modo, hanno fissato la discussione di merito per il prossimo 11 ottobre.
In ogni caso per i ricorrenti (tutti riconducibili alla precedente amministrazione di centrosinistra) si tratta di una prima vittoria. Perrotta e soci, assistiti dall`avvocato Pino Pitaro, hanno fatto leva sul fatto che la proposta di deliberazione consiliare con cui è stato dichiarato il dissesto «non risulta sottoposta al Collegio dei Revisori dei Conti e, conseguentemente, è assente la relazione dettagliata di quest’ultimo organo prevista dall’articolo 246 1° comma del Tuel, né si evincono dalla delibera impugnata i presupposti previsti per la dichiarazione di dissesto».
Nel ricorso predisposto da Pitaro si fa riferimento alle conseguenze derivanti dalla delibera approvata in consiglio comunale: «Licenziamento-mobilità del personale dipendente e la rideterminazione della pianta-organica da parte dell’Ente, diminuzione dei servizi essenziali comunali, congelamento dei crediti, aumento delle imposte, delle tasse e dei canoni patrimoniali nella misura massima consentita dalla legge, eliminazione dei servizi non indispensabili».
Per non parlare poi delle conseguenze politiche che subirebbero gli amministratori ritenuti responsabili del dissesto «perché sarebbe impedito loro, ex lege, la possibilità di ricoprire incarichi pubblici e politico-amministrativi». Queste ragioni, almeno per il momento, sembrano aver convinto i giudici del Tar. Ferrari e i suoi uomini, assistiti dai legali Oreste Morcavallo e Giovanni Spataro, dovranno puntare tutto in sede di discussione di merito. Certo è che a Paola è di nuovo bagarre politica. E le elezioni del 24 e 25 febbraio c`entrano ben poco.