COSENZA Sono già ventimila le firme raccolte a sostegno della petizione popolare “La salute è un diritto costituzionale” promossa dal Pd calabrese, mentre la sottoscrizione prosegue in tutti i comuni della regione. Nei giorni 17, 18 e 19 febbraio è previsto l`allestimento di oltre 100 banchetti di raccolta delle firme in tutte le piazze dei centri più importanti della Calabria. «La petizione popolare – è scritto in una nota – si pone l`obiettivo di raccogliere migliaia di firme di cittadini calabresi per chiedere al nuovo governo nazionale la rimozione di Giuseppe Scopelliti dalla sua funzione di commissario per la gestione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario e la nomina di una personalità altamente competente, capace di correggere e superare i ritardi e le criticità nell`attuazione del Piano di rientro che finora hanno messo a rischio i livelli essenziali di assistenza, la continuità assistenziale e il diritto alla salute e alla cura così come sancito dall`articolo 32 della Costituzione italiana». «Nel corso della raccolta delle firme – affermano in una nota i promotori della petizione – stiamo incontrando migliaia di cittadini e ognuno di essi è portatore di storie ed esperienze che fotografano realisticamente una realtà sanitaria ormai al collasso. La gente ha paura di ammalarsi e, soprattutto, di rivolgersi alle nostre ormai poche strutture ospedaliere sopravvissute ai tagli e alle storture di una politica sanitaria che ha affrontato la riorganizzazione di questo settore delicatissimo della vita di ognuno di noi con criteri e scelte ragionieristiche e miopi che hanno prodotto solo danni e disservizi». «Gli unici apprezzamenti – aggiungono i dirigenti del Pd – sono stati rivolti nei confronti degli operatori sanitari, medici, tecnici e paramedici che, con grande sacrificio e abnegazione, si sottopongono ogni giorno, anche rischiando la propria incolumità personale, a turni massacranti e continuano ad operare in strutture vecchie e fatiscenti, con pochi uomini e mezzi e con una strumentazione tecnologica spesso insufficientee superata».
x
x