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Rifiuti, la Napoli a testa bassa: «La magistratura deve indagare»

TAURIANOVA «Quando la magistratura calabrese avvierà una definitiva inchiesta sulle società che operano nel settore della raccolta dei rifiuti? Quando si aprirà un`inchiesta utile a verificare come…

Pubblicato il: 10/02/2013 – 16:29
Rifiuti, la Napoli a testa bassa: «La magistratura deve indagare»

TAURIANOVA «Quando la magistratura calabrese avvierà una definitiva inchiesta sulle società che operano nel settore della raccolta dei rifiuti? Quando si aprirà un`inchiesta utile a verificare come siano stati spesi i milioni di euro elargiti per la gestione dell`emergenza rifiuti in Calabria?». E` questa la domanda-provocazione che rivolge Angela Napoli, nella veste di presidente di Risveglio Ideale l`associazione apartitica fondata dalla deputata uscente. L`attacco che sferra l`ex leader regionale di Fli è di quelli che vanno al cuore dei problemi che i cittadini e gli amministratori stanno verificando puntualmente in questi giorni.     
«Dal 12 settembre 1997, quindi da circa 15 anni – prosegue la Napoli -, la Calabria vive lo stato di emergenza per la gestione dei rifiuti solidi urbani ed un miliardo di euro è il caro prezzo di un fallimento che si protrae inutilmente da così lungo tempo. Questo fiume di denaro ed i vari decreti di proroga commissariale per la Calabria hanno finito solo col foraggiare affari e potere del mondo politico e di quello della `ndrangheta senza realizzare nessuno degli obiettivi necessari ad uscire dallo stato emergenziale». La parlamentare entra poi nello specifico. «L`emergenza, come dicevo – conclude -, è riscontrabile in diverse città calabresi, ma quella che sta vivendo da mesi Taurianova è ormai diventato davvero insostenibile. Le strade di questa città sono trasformate da mesi in vere e proprie discariche a cielo aperto, con grave e pericoloso nocumento per la salute pubblica, sulla quale tacciono sia l`Azienda sanitaria provinciale, interessata solo a fare nomine dirigenziali, ed il sindaco del Comune, peraltro, sottoposto nuovamente ad una Commissione d`accesso per infiltrazione mafiosa».

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