CATANZARO «La Calabria consegnerà al centrosinistra, al Pd e a Bersani un risultato molto importante». È quanto ha affermato il commissario regionale del Pd, Alfredo D`Attorre, intervenendo alla conferenza stampa di Massimo D`Alema, presente anche Salvatore Scalzo, che è stato candidato sindaco di Catanzaro del centrosinistra. «Questa è la regione – ha aggiunto D`Attorre – in cui nel 2010 abbiamo registrato la sconfitta più netta che ci ha portato a perdere le elezioni regionali con quasi 30 punti percentuali di distacco. Se i dati che abbiamo sono corretti, e non mi riferisco solo ai sondaggi ma anche alle sensazioni che raccogliamo sul territorio nelle decine di incontri che stiamo avendo, credo che il successo che il centrosinistra avrà in Calabria segnerà un gigantesco spostamento di rapporti di forza, il più netto in Italia. Credo che la Calabria abbia già voltato le spalle alla destra. Quello che ci deve preoccupare in questi ultimi giorni di campagna elettorale è il vuoto politico che la destra lascia: un`area di sofferenza, di indecisione, di possibile astensionismo e di protesta».
«Noi dobbiamo avere – ha sostenuto ancora D`Attorre – la capacità di spiegare anche a tanti cittadini, a tante forze oneste che magari sono anche ideologicamente distanti da noi eche nel 2010, sperando nel cambiamento, avevano votato per Scopelliti, che queste non sono elezioni normali di un`alternanza tra destra e sinistra. Il 24 e 25 febbraio si decide della salvezza dell`Italia e dentro questa di un nuovo ruolo e di un nuovo rilancio del Mezzogiorno. Abbiamo degli interlocutori allo sbando: un presidente della Regione che ormai ha rinunciato al governo della Calabria, che si occupa solo di inaugurazioni farlocche e per il resto si dedica a una improbabile storiografia delle precedenti esperienze amministrative. Scopelliti si è messo a fare lo storico dei governi di centrosinistra mentre la regione è sommersa dall`immondizia. Incontriamo difficoltà nel confronto politico basato sugli argomenti, non ci sono che continui improperi personali. Ancora ieri mi pare abbia detto che io ed altri siamo degli illustri sconosciuti». «Voglio dire a Scopelliti, con grande tranquillità – ha detto ancora il commissario del Pd – che noi continuiamo ad occuparci di problemi concreti, ma se anche fosse vero quello che dice, meglio essere sconosciuti che essersi illustrati perle ragioni per cui si è fatto conoscere lui in questi anni agli occhi dell`opinione pubblica, regionale e nazionale. In ogni caso noi consideriamo chiuso il capitolo inglorioso di questa esperienza della destra al governo della Regione. Siamo impegnati in un confronto sui contenuti e sulle grandi questioni lasciate aperte dalla destra: la sanità, i rifiuti, l`uso dei fondi strutturali, il lavoro ed in particolare il destino delle giovani generazioni che per noi rappresenta il cuore del nostro confronto con l`opinione pubblica».
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