Il viaggio nella sanità virtuale del centrodestra calabrese tocca due tappe: Aprigliano e Cosenza. È lì che il deputato del Pd, Franco Laratta, e il consigliere regionale democrat, Carlo Guccione, hanno verificato che alle inaugurazioni in pompa magna non è seguita una reale entrata in funzione dei reparti.
CANCELLI CHIUSI AL DEA
Al Dea Di Cosenza, Laratta e Guccione hanno trovato «i cancelli sbarrati.
«È una struttura di primaria importanza per l`emergenza, inaugurata in pompa magna del presidente Scopelliti nella giornata di sabato scorso. Ma la sorpresa è stata grande nel vedere e toccare con le nostre mani, che il Dea non solo non è pronto per entrare in funzione (siamo ormai alla terza inaugurazione), in quanto sono stati trovati i cancelli chiusi con lucchetti, e tutte le porte interne chiuse a chiave. Impossibile accedere al Dea perfino dall`interno dell`Annunziata. In diversi punti, inoltre, si notano lavori in corso, pezzi di vetri, impalcature e materiale vario. Per quanto ci è stato riferito le chiavi dei lucchetti sono nelle mani dell`impresa che esegue i lavori».
«Per cui, la struttura – aggiungono – non è stata nemmeno ultimata e la consegna all`Azienda ospedaliera non è mai avvenuta. Ci troviamo a tutti gli effetti davanti ad un vero e proprio cantiere. È veramente offensivo per i pazienti calabresi assistere alla farsa di continue inaugurazioni di strutture pubbliche nemmeno ultimate, mentre trovare un posto per il ricovero in un ospedale è un miraggio. È offensivo per i medici ed il personale sanitario costretto a lavorare in condizioni pietose. È offensivo per i calabresi tutti, costretti ad assistere alle solite passerelle elettorali di Scopelliti e del centrodestra, responsabile del profondo degrado in cui versa la sanità in Calabria». «Ci chiediamo – concludono Laratta e Guccione – se non ci siano i margini per denunciare il presidente-commissario ad acta Scopelliti, per utilizzo di mezzi e risorse pubbliche ai fini di mera propaganda elettorale».
APRIGLIANO ALL`ANNO ZERO
«È un fiore all`occhiello», diceva il presidente della Regione con riferimento all`Unità di ricerca biotecnologica di Aprigliano. «È tutto falso» gli rispondono ora il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione e il deputato dello stesso partito Franco Laratta. Che nelle scorse ore, assieme ai sindaci di Aprigliano e Piane Crati, sono andati a verificare di persona in quali condizioni versa la struttura di Aprigliano. «Abbiamo trovato un`ala – commentano i due – quella della ricerca, che risulta completamente vuota, senza alcuno strumento né arredo. L`altra ala, quella dei laboratori di ematologia di secondo livello, risulta attrezzata, pur non funzionante. Non troviamo infatti né medici, né infermieri. Solo la guarda giurata nel suo stanzino. I locali non risultano riscaldati. La struttura non è allacciata alla rete idrica pubblica del Comune di Aprigliano, né al Comune risulta alcuna richiesta di allaccio». Laratta e Guccione dicono di aver appreso che la presidente della Fondazione Amelia Scorza, «che ha finanziato l`acquisto delle attrezzature di ematologia di eccellenza, si è dimessa dall`incarico lo stesso giorno dell`inaugurazione, non condividendo la decisione di inaugurare una struttura non completa, e senza aver coinvolto i sindaci e le amministrazione che sostengono la sua Fondazione».
I due esponenti del Pd si dicono «preoccupati perché la struttura si inaugura per la terza volta, e per giunta in piena campagna elettorale, senza che questa sia immediatamente completata e utilizzabile. Si tratta quindi di un`ennesima passerella elettorale del presidente della Regione».
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