LAMEZIA TERME Silvio Berlusconi lo ha spiegato qualche giorno addietro in un`intervista rilasciata al quotidiano La Sicilia: «La Lega dice di voler trattenere il 75% delle risorse delle tasse in Lombardia? Abbiamo chiesto a un comitato, costituito dai nostri governatori delle regioni del Sud, di esaminare questa proposta della Lega, prima di inserirla nel nostro programma. Ci hanno garantito che è realizzabile senza penalizzare in nessun modo il Sud. In caso contrario, d`altronde, non l`avremmo mai potuta accettare».
Dunque, almeno a sentire il Cavaliere, il governatore calabrese Peppe Scopelliti, il suo collega campano Stefano Caldoro e quello abruzzese Gianni Chiodi si sarebbero convinti a sposare le tesi di Maroni e soci. Se ciò fosse vero ci sarebbe da rabbrividire. Dove è andata a finire la «solidarietà nazionale» su cui si fonda ogni Stato nazionale tanto cara al presidente calabrese? Tutti sappiamo che parlare di Stato unito ai leghisti, è come mettere il drappo rosso davanti al toro ma la novità adesso riguarda la (presunta) presa di posizione dei vari Scopelliti, Caldoro e Chiodi. Che mal si concilia con quanto vanno ripetendo a proposito dell`impegno a tutela dell`economia dei territori che amministrano.
Spiega il presidente della Svimez, Adriano Giannola: «La proposta della Lega contrasta con la Costituzione in quanto mette in discussione il principio secondo cui tutti i cittadini italiani hanno gli stessi diritti civili e sociali nel ricevere i servizi per cui pagano appunto le imposte. Non si può ammettere che a parità di ricchezza i cittadini del Nord debbano pagare minori imposte rispetto a quelli del Sud, e che a parità di bisogni, i cittadini del Sud abbiano meno diritti rispetto a quelli del Nord. In questo momento di profonda crisi economica è un`imperdonabile carenza pensare “per parti”, per di più contrapposte, senza declinare il tema della crescita in un`ottica Paese. Tanto più che il Mezzogiorno ha subito più intensamente negli ultimi anni le conseguenze della crisi».
È un`analisi impietosa, quella di Giannola, e sarebbe curioso sapere se Scopelliti la condivide o meno. E visto che ci siamo, sarebbe utile capire pure qual è il punto di vista del presidente del consiglio regionale Franco Talarico, candidato alla Camera con l`Udc e fedele alleato di Scopelliti. Ecco quanto dichiarava lo stesso Talarico lo scorsa estate a proposito della cancellazione del Mezzogiorno dalle priorità del Fondo per la crescita sostenibile: «Se il governo si aggrega ai blitz parlamentari di provinciale nordismo della Lega vuol dire non comprendere che ci sono situazioni storiche che non si possono affrontare esclusivamente in base a logiche di tecnica finanziaria».
In questa vicenda tertium non datur: o Berlusconi dice cose non vere oppure Scopelliti ha scoperto un nuovo amore. Quello per le bizzarre proposte politiche del Carroccio.
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