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Nencini a Reggio: «Il berlusconismo è finito»

REGGIO CALABRIA «C`è in Italia un`esigenza di grandissimo cambiamento». Ha esordito così il segretario nazionale del Partito socialista Riccardo Nencini oggi a Reggio per una conferenza stampa tenu…

Pubblicato il: 18/02/2013 – 15:18
Nencini a Reggio: «Il berlusconismo è finito»

REGGIO CALABRIA «C`è in Italia un`esigenza di grandissimo cambiamento». Ha esordito così il segretario nazionale del Partito socialista Riccardo Nencini oggi a Reggio per una conferenza stampa tenuta assieme al segretario provinciale Gianni Milana, all`ex presidente del consiglio regionale Giuseppe Bova e ai candidati Luigi Incarcato e Nino Zimbalatti.
Dopo aver risposto sulla possibile candidatura di Romano Prodi a presidente della Repubblica («Ne sarei felice, il Quirinale non è nella disponibilità di nessun partito, non può essere offerto, appartiene al primo lavoro del nuovo Parlamento»), Nencini ha attaccato Berlusconi, Grillo e il Movimento cinque stelle: «Bersani parla di smacchiare il giaguaro, io penso che il ciclo berlusconiano sia finito e non sia riesumabile. Proporrei più di celebrare la festa fiorentina, che si perde nei secoli passati mettendo il Grillo in gabbia. A Firenze si va nelle cascine con la primavera e i bambini sono felici quando catturano il grillo. Mettere il “Grillo” in gabbia significa sconfiggere il populismo e la demagogia. Ingredienti dei quali l`Italia non ha nessunissimo bisogno».
Il segretario del partito socialista ne ha anche per Rivoluzione civile: «Quella di Ingroia è una sorta di lista di guardie e ladri. Se c`è una dimensione lontana dal riformismo è proprio Rivoluzione civile».
«L`importante – ha aggiunto Nencini – è che gli italiani capiscano che ogni voto è utile ma c`è un voto più utile di altri, se non vogliono riportare l`Italia in una palude terribile. Il voto utile è una cosa, l`utilità del voto è un`altra».
E poi ci sono «i voti a perdere» come quelli dati «ai riformisti di Zavettieri e Craxi che non hanno possibilità di ottenere un seggio neanche se ci fosse un miracolo».
Sui temi calabresi si è soffermato il capolista al Senato Luigi Incarnato: «Da anni ci stiamo battendo per la Calabria. Crediamo che Bersani saprà recuperare il tempo perso in questi anni in cui c`è stata un`azione punitiva nei confronti della nostra regione. A proposito, una sfida forte può essere quella della logistica del porto di Gioia Tauro. Bisogna dare una visibilità politica a un partito come quello socialista. Oggi in Calabria vedo prendere forma a un partito che può essere la novità di questa Regione, un partito che si candida ad essere nuovo e che deve avere chiari i connotati del progetto».
«Questa è una terra che deve uscire dall`isolamento – ha sottolineato sempre Incarnato –. Noi siamo la novità perché non facciamo parte di quei candidati catapultati dall`alto». Sul tema della legalità, infine, si è soffermato Peppe Bova: «La legalità deve andare di pari passo».

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