CATANZARO E` ritenuta “drammatica” la situazione della Procura della Repubblica di Catanzaro dove si é dimezzato, rispetto agli organici previsti, il numero dei magistrati attualmente in servizio. A lanciare, per l`ennesima volta, il grido d`allarme sono stati il Procuratore della Repubblica, Vincenzo Antonio Lombardo, ed il procuratore aggiunto, Giovanni Bombardieri, nel corso di una conferenza stampa per l`arresto del latitante Sestito. «La situazione – hanno detto – è allarmante. Abbiamo subìto una forte riduzione del personale ed ora ci ritroviamo con sei magistrati alla Dda e sei alla Procura ordinaria. Continuando su questa strada rischiamo che ben presto riusciremo a fronteggiare solamente le emergenze senza poter dare impulso a nuove indagini o nuove inchieste. Insomma è una situazione di vero disagio». La pianta organica prevede per la Procura del capoluogo calabrese 18 sostituti procuratori. Fino a pochi mesi fa erano in servizio 17 unità, ma da alcune settimane, per via di due assenze per maternità e tre trasferimenti, i magistrati in servizio si sono ridotti a 12, sei dei quali alla Dda. «Nell`ultimo triennio – ha detto Lombardo – eravamo riusciti ad incrementare molto l`attività dell`ufficio perché avevano un organico quasi del tutto completo. Ora, invece, ci ritroviamo a dover tornare indietro nel tempo con un aggravio di lavoro e con il rischio che si paralizzi l`attività». A causa della forte contrazione dei magistrati della Procura della Repubblica, gli attuali sostituti sono costretti a fare fronte ad oltre duemila procedimenti penali a testa. «Siamo in grosse difficoltà – ha detto Bombardieri – anche perché il Distretto è molto ampio ed il numero dei magistrati si è ridotto notevolmente. Ci auguriamo che il nostro appello in tempi strettissimi venga accolto».
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