LAMEZIA TERME Il confronto tra il governatore Peppe Scopelliti e il capolista del Pd al Senato, Marco Minniti, non ci sarà. Lo fa capire quest`ultimo, che a margine di una manifestazione elettorale a Brancaleone, ha spiegato: «Chi vuole davvero il confronto non ti aggredisce verbalmente un giorno sì e l`altro pure. E poi chi insulta non ama il confronto». Giusto ieri gli era arrivato l`invito del presidente della Regione a un confronto pubblico prima dell`appuntamento elettorale del prossimo weekend. E prima del niet di Minniti era stata la capolista alla Camera del Pdl, Jole Santelli, a tornare alla carica: «È dall`inizio della campagna elettorale che dal Pd riceviamo solo silenzi, un mix tra imbarazzo e indifferenza. Dopo l`onorevole Rosy Bindi, che ha deciso di sfuggire ad un confronto pubblico e non ha raccolto il mio invito, stavolta è il turno dell`onorevole Marco Minniti, il quale, per la verità, ai silenzi ci ha proprio abituato». L`ex sottosegretario alla Giustizia del governo Berlusconi non ama giocare di fioretto: «Il capolista del Pd al Senato – aggiunge – pare snobbare la proposta del presidente Scopelliti di tenere un confronto pubblico sulle tematiche di reale interesse dei calabresi: qual é il motivo? Forse la campagna elettorale del Pd, contenutisticamente vuota e contraddistinta solo da slogan, non prevede che i cittadini conoscano le intenzioni di quel partito per la crescita del territorio? Oppure c`é il timore di fare cattiva figura per la poca conoscenza delle istanze locali? La risposta sarebbe gradita, almeno quale segno di rispetto per l`elettorato».
«Purtroppo siamo abituati – continuava ancora Jole Santelli – a chi interpreta questo ruolo con la mentalità dei colonizzatori.Quindi tale atteggiamento non ci meraviglia. I calabresi, però,sono attenti e sanno ben giudicare. Per questo Marco Minniti, se c`é, dovrebbe avere il buon senso di battere un colpo e rispondere». Il colpo invocato alla fine è arrivato ma purtroppo per Scopelliti e la Santelli non ci sarà nessun faccia a faccia.
In serata, comunque, la Santelli è tornata nuovamente sull`argomento: «Dire che un soggetto ha preferito la residenza a Roma piuttosto che a Reggio Calabria non è una aggressione verbale, ma una semplice constatazione. Una motivazione del genere, francamente – prosegue Santelli – non può bastare all`onorevole Minniti per sfuggire all`invito di prendere parte ad un pacato e costruttivo confronto pubblico nel solo interesse dei calabresi. Mi sarei aspettata una scusa più credibile da chi si trova chiaramente in difficoltà».
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