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Ciconte passa al Pd e "Progetto Democratico" si scioglie

REGGIO CALABRIA È giunta al capolinea l`esperienza di “Progetto Democratico” in consiglio regionale. Nei giorni scorsi il capogruppo Vincenzo Ciconte ha comunicato ai suoi due colleghi Ferdinando A…

Pubblicato il: 19/02/2013 – 17:30
Ciconte passa al Pd e "Progetto Democratico" si scioglie

REGGIO CALABRIA È giunta al capolinea l`esperienza di “Progetto Democratico” in consiglio regionale. Nei giorni scorsi il capogruppo Vincenzo Ciconte ha comunicato ai suoi due colleghi Ferdinando Aiello e Rosario Mirabelli di aver presentato domanda di adesione al gruppo del Pd. Dopo aver preso possesso della tessera di iscrizione al partito di Bersani, adesso Ciconte aspetta un sì dal gruppo consiliare guidato da Sandro Principe. Non ci dovrebbero essere problemi al riguardo considerato che tutti i passaggi politici sono stati completati. Aiello e Mirabelli non hanno fatto un dramma dal momento che il primo con ogni probabilità dovrebbe lasciare Palazzo Campanella per volare a Montecitorio con i vendoliani di Sel mentre il secondo vuole guardarsi intorno a capire bene cosa succederà in questa seconda parte di legislatura.
Il gruppo di “Progetto Democratico” dopo una prima iniziale versione che ha visto come protagonisti gli stessi Ciconte, Aiello e Nino De Gaetano, è stato rispolverato a maggio dello scorso anno con la variante di Mirabelli al posto di De Gaetano. Nel corso di questi mesi non sono mancati i momenti di divisione. Come sulla rielezione di Franco Talarico a presidente del consiglio regionale. In quella seduta Ciconte, avendo partecipato alla riunione dei capigruppo di minoranza, scelse di mantenere l’impegno a votare scheda bianca sul presidente. Ferdinando Aiello, con in tasca la tessera di Sel, preferì abbandonare i lavori in ossequio alla scelta di far saltare, assieme a quelli di Italia dei valori, un presunto accordo di non belligeranza tra Pdl-Udc e Pd. Mirabelli, invece, non si lasciò persuadere dalle ragioni dei suoi colleghi di gruppo e decise di non far mancare il sostegno a Talarico, anche in ragione di una lontana ma comune militanza nelle fila della Dc.
La versione maligna che circolava nel Palazzo è che i tre avessero deciso di restare assieme soltanto per poter usufruire di tutti i benefit che l’adesione a un gruppo comporta. Ora questa nuova svolta. Che sicuramente comporterà benefici per le casse dell`Astronave calabrese.

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