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Alfano: la riscossa del centrodestra parte dalla Calabria

REGGIO CALABRIA Ormai certi volti a Reggio, si vedono solo in alcune occasioni. La tappa del segretario nazionale del Pdl è stata una di queste. Il comizio di Angelino Alfano, in riva allo Stretto,…

Pubblicato il: 20/02/2013 – 22:42
Alfano: la riscossa del centrodestra parte dalla Calabria

REGGIO CALABRIA Ormai certi volti a Reggio, si vedono solo in alcune occasioni. La tappa del segretario nazionale del Pdl è stata una di queste. Il comizio di Angelino Alfano, in riva allo Stretto, ha riempito la centralissima piazza duomo di sostenitori del Pdl ma anche di ingombranti camioncini, camper, vele pubblicitarie posizionati in modo tale da far apparire una folla degna della città più di destra della Calabria. Archiviati nel dimenticatoio lo scioglimento del Comune di Reggio, le voragini delle casse di Palazzo San Giorgio e le inchieste giudiziarie che hanno interessato l`amministrazione comunale, è arrivato il momento di fare i conti con le elezioni politiche.
Accompagnato dal presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, prima di salire sul palco, il segretario Alfano ha attaccato Monti: «Ragiona e si comporta da speaker, da portavoce della Merkel. Il governo italiano lo scelgono gli italiani. Berlusconi è il candidato italiano degli italiani, non è il candidato dell`elettorato di altri Paesi. È ultimo dopo Berlusconi e Bersani e anche dopo Grillo, quindi credo che debba porsi il problema di quello che lui è riuscito a creare nella percezione degli italiani riguardo il suo lavoro. Vuol dire che gli italiani non lo hanno stimato e non lo hanno apprezzato, sennò non sarebbe ultimo».
È toccato a Scopelliti trattare i temi locali, ritornando sulla richiesta di un confronto con Marco Minniti, capolista al Senato del Pd: «Se sapremo lavorare bene in queste ultime ore noi potremmo dare una bella lezione a questi signori della sinistra che per la nostra terra non hanno fatto nulla se non delegittimare e denigrare l`avversario. Sono giorni che chiedo insistentemente al capolista al Senato del Partito democratico un pubblico confronto in piazza. Mi ha detto che lui non si confronta con chi lo insulta un giorno e l`altro pure. Ma io non l`ho insultato. Era soltanto una constatazione rispetto ai loro insulti. Questa è la dimostrazione della pochezza di questi uomini e delle loro difficoltà di approcciarsi con il territorio e della loro grave inadempienza storica nei confronti della città».
«Io – ha aggiunto Scopelliti – avrei voluto chiedere a Marco Minniti: “Tu che cosa c`entri con lo scioglimento del consiglio comunale. Come ci sei entrato, la tua parte politica ha spinto per sciogliere la città di Reggio Calabria o no? Non siete mai riusciti a vincere sul campo. Il vostro limite l`abbiamo sempre conosciuto. Siete sempre fuggiti di fronte alle vostre responsabilità”».
«Hanno fatto una campagna elettorale – ha sottolineato il presidente della Regione – ricca di aggressioni su temi che non sono nazionali, ma prettamente locali. Noi siamo gli unici ad essere credibili, perché mentre loro fantasticano e cercano di demolire, noi portiamo risorse nei territori».
«Ben due sondaggisti – ha affermato Angelino Alfano – mi hanno detto che il Popolo della libertà in Calabria può essere il Popolo della libertà più forte d`Italia. Il Pdl che, da questa regione, guida la riscossa del centrodestra, un rinascimento italiano che parte dal Sud. La cosa splendida della sinistra è la capacità di reggere loro stessi alle loro bugie, perché le dicono con una tale convinzione che, se tu sei distratto, ti sembrano la verità. A loro della sinistra, “ipocritoni” e parrucconi dell`antimafia delle parole, noi diciamo che siamo quelli che hanno fatto più sequestri, più confische, più carcere duro ai boss mafiosi, e qui in Calabria abbiamo introdotto la parola `ndrangheta nella legge italiana che non lo prevedeva. Si parlava di mafia e camorra e non di `ndrangheta. La nostra antimafia è stata quella delle leggi e dei fatti. La loro quella delle chiacchiere».
«Il giudizio del popolo arriva inesorabile – ha aggiunto il segretario del Pdl –. La sinistra di Reggio non è che è diversa da quella nazionale. Votare Monti è inutile. Se dai il voto a Monti ti troverai la sinistra al governo. L`unica funzione che ha è questa qui. E come al supermercato dove paghi uno e prendi due. In questo caso: voti Monti e ti prendi in un colpo solo Monti, Casini, Fini, Bersani e Vendola. Evitare assolutamente. Meglio votare Popolo della libertà, voti uno e ci prendiamo solo Berlusconi che lo conosciamo: ha diminuito le tasse e vuole continuare a diminuirle. Questo è il nostro indirizzo. Io non ce l`ho molto con la sinistra perché ci stanno aiutando».
Tra i provvedimenti che Alfano ha promesso di realizzare qualora vincesse il Pdl c`è quello relativo ad Equitalia: «È fatta per incassare le tasse, non per mandare sul lastrico le famiglie o fare chiudere le imprese».
Il comizio di Alfano si è chiuso con un attacco a Ingroia e a Rivoluzione civile: «Potete verificare su internet se esiste al mondo un Paese in cui tre pubblici ministeri (mi riferisco a Ingroia, De Magistris e Di Pietro) si mettono d`accordo dopo essere diventati famosi grazie alle inchieste, fondano un partito e candidano in lista i giornalisti che hanno scritto delle loro indagini. Non esiste al mondo un caso così. Solo in Italia».

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