REGGIO CALABRIA Nella città del “modello” le distanze tra centrodestra e centrosinistra si sono assottigliate, sono quasi scomparse. Cinque anni dopo la netta vittoria, nel 2008 che portò Berlusconi al governo del Paese, la coalizione si conferma in vantaggio, ma il distacco è minimo. Al centrodestra va il 32,28% dei consensi (con il Pdl che supera il 25%), al centrosinistra il 31,36 (Pd al 21,75). Tra i due schieramenti lo scarto è di 711 voti. Perdono entrambi consensi rispetto all`ultimo precedente nel voto al Senato. Per Berlusconi&co. è un`emorragia: -12%. Il calo per i sostenitori della coalizione che candidava Bersani alla Presidenza del Consiglio è più modesto: -5%. Tutti voti fagocitati dal Movimento 5 Stelle, che nel 2008 non c`era e oggi si attesta al 24,72%. Un exploit che offre anche uno spunto d`analisi. I delusi del Pdl, che pure ci sono, non sono stati attirati dal Pd, ma hanno scelto il voto contro tutti.
L`elettorato, probabilmente deluso dagli scandali che hanno caratterizzato gli ultimi anni della gestione di Palazzo San Giorgio, ha deciso di non rinnovare la fiducia al centrodestra. Il vantaggio, che pure resta, è dunque molto risicato. E questo potrebbe essere un segnale, in vista delle elezioni che la città dello Stretto vivrà alla fine della gestione commissariale.
Agli altri contendenti sono rimaste poco più che briciole: Con Monti per l`Italia si ferma al 6,53%, mentre Rivoluzione Civile arriva al 2,54%.
All`interno delle coalizioni, buono il risultato per Grande Sud (4,17%) e Sel (4,08%). Un gradino più sotto il Partito Socialista, che passa dal 2,8% del 2008 al 3,62 di questa tornata elettorale.
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