LAMEZIA TERME La Calabria premia Silvio Berlusconi e Domenico Scilipoti. Al termine di un testa a testa che ha tenuto tutti col fiato sospeso, il centrodestra vince la sfida sulla coalizione di centrosinistra al Senato e porta a casa il premio di maggioranza, equivalente a sei seggi. C`è da dire, comunque, che il dato totale dei partiti collegati al Cavaliere (33,3%, il dato è quasi definitivo) è al di sotto di oltre dieci punti percentuali rispetto alla tornata elettorale del 2008.
In ogni caso, la parte del leone la fa il Pdl che conquista cinque seggi. Considerando che il capolista Berlusconi opterà per il posto in un`altra regione, a poter brindare sono l`uscente Antonio Gentile, il legale di fiducia del Cavaliere e del governatore calabrese Nico D`Ascola, gli assessori regionali Piero Aiello e Antonio Caridi e, appunto, l`ex dipietrista Scilipoti. Paracadutato tra mille polemiche in Calabria (il presidente Scopelliti parlò in maniera ironica di un «regalo» che il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini volle fare a questa regione in sede di definizione delle liste), il leader del Movimento di Responsabilità nazionale avrà il non facile compito di conquistare la fiducia dei dirigenti del Pdl locale. Festeggia pure un altro fedelissimo del governatore (che è il vero vincitore di questa tornata elettorale): si tratta di Giovanni Bilardi, capolista di Grande Sud, che fino a oggi ha guidato il gruppo “Scopelliti Presidente” in consiglio regionale.
Ci sarà da riflettere in casa del centrosinistra (non va oltre il 31,6%) e soprattutto in quella del Pd. Il partito di Bersani paga la scelta di inserire ai primissimi posti della lista due candidati esterni alla Calabria: la molisana Micaela Fanelli e il siciliano Angelo Argento. Il risultato raggiunto dall`intera coalizione permette l`elezione soltanto a Marco Minniti e Doris Lo Moro. Restano a bocca asciutta i vendoliani così come con le pive nel sacco sono rimasti il Psi di Luigi Incarnato e il Centro democratico di Pietro Fuda. Gli altri due seggi assegnati alle minoranze vengono conquistati dagli esponenti del Movimento 5 Stelle (che conquistano oltre il 22% dei consensi) guidati in Calabria dall`avvocato Francesco Molinari e dal docente Nicola Morra. Entrambi sono neofiti della politica e presto dovranno misurarsi con una realtà, quella di Palazzo Madama, dove manca una maggioranza precisa.
Delude le attese, infine, la santa alleanza centrista targata Monti-Casini-Fini. Il leader dell`Udc e l`assessore regionale Michele Trematerra guidavano la lista che non è riuscita a superare la soglia di sbarramento fissata all`8%. L`ex presidente della Camera ammette la sconfitta: «La nostra è stata una donazione del sangue, ma ne eravamo convinti. C`è chi perde e chi vince. Complimenti a chi ha vinto. A me non piace recriminare. Complimenti a Berlusconi che ha recuperato. E auguri a Bersani che governerà».
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