LAMEZIA TERME Sull`affaire Fincalabra prende posizione anche il gruppo regionale di Italia dei valori. I consiglieri Emilio De Masi e Mimmo Talarico hanno infatti presentato un`interrogazione al governatore Scopelliti per avere lumi sulle presunte illegittimità relative alle assunzioni effettuate da Fincalabra. Sulla vicenda sta cercando di vederci chiaro anche la commissione speciale di Vigilanza guidata da Aurelio Chizzoniti, che ha ripetutamente richiesto a Umberto De Rose, presidente della società in house della Regione, l`invio di una precisa documentazione. Sollecitazione che non è ancora stata accolta dallo stesso De Rose.
«Il presidente Chizzoniti – scrivono De Masi e Talarico – ha chiesto l`acquisizione della documentazione inerente le procedure espletate da Fincalabra spa per l`assunzione di personale. In un articolo del Corriere della Calabria online dell`11 febbraio 2013 a firma del giornalista Lucio Musolino, vengono riportati stralci dei lavori della commissione, dai quali emerge che Fincalabra avrebbe assunto parenti, nipoti, affini, collaterali e cugini di politici in carica». Il consiglio di amministrazione della società avrebbe inoltre «deliberato una short list selezionata, facendo riferimento alla delibera di giunta numero 68 del 24 febbraio 2012, e facendo ricorso a procedure di interpello». In più – proseguono gli esponenti dipietristi – «Fincalabra avrebbe acquisito l`intero capitale della “Settingiano sviluppo scarl” (oggi “Calabria I&T srl”) impiegando 75 risorse umane della suddetta società».
Sulla questione, De Masi e Talarico intendono conoscere la posizione del governatore Scopelliti e le sue eventuali iniziative per risolvere quello che ormai è diventato un caso.
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