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Cardiochirurgia, Catanzaro a muso duro contro Dattola

CATANZARO Il direttivo dell`associazione “Il pungolo per Catanzaro” ha diffuso una nota in cui replica, a proposito del reparto di Cardiochirurgia, al presidente Lucio Dattola. «Il presidente della…

Pubblicato il: 04/03/2013 – 15:56
Cardiochirurgia, Catanzaro a muso duro contro Dattola

CATANZARO Il direttivo dell`associazione “Il pungolo per Catanzaro” ha diffuso una nota in cui replica, a proposito del reparto di Cardiochirurgia, al presidente Lucio Dattola. «Il presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria, Lucio Dattola – si afferma nel documento -, è intervenuto, con una propria nota, sulla questione Cardiochirurgia, sostenendo che la Cardiochirurgia pubblica debba essere aperta, in modo esclusivo, nella città di Reggio Calabria. Questo perché è illogico tenere due Cardiochirurgie nella stessa città (l`altra è privata) e perché l`apertura del reparto costituirebbe un volano per lo sviluppo economico delle imprese di Reggio! Gli assunti, sostenuti dal presidente Dattola, in tutta franchezza, sono completamente privi di fondamento».
Si rianima quindi la polemica su questo fondamentale servizio. «Non è  infatti dato capire – prosegue il Direttivo – perché la struttura pubblica della cardiochirurgia di Catanzaro debba, di punto in bianco, traslocare da una città all`altra, se già il reparto di Cardiochirurgia di Catanzaro sforna quotidianamente risultati eccezionali. Se vi è illogicità, pertanto, questa sta nel pretendere il trasferimento in blocco di un reparto di eccellenza medica che svolge prestazioni, per la sua collocazione geografica, sia a livello regionale che ultraregionale. Del resto non è dato capire perché se la Calabria può avere al massimo due Cardiochirurgie, la città di Catanzaro debba avere quella privata, con tutto ciò che ne può derivare, trattandosi di società privata che ha una propria autonomia decisionale su cui nè i cittadini nè la Regione può intervenire. Verrebbe, allora, da dire al presidente Dattola, si prenda Reggio la Cardiochirurgia privata! Se sono state acquistate attrezzature mediche, per reggio, che costituirebbe un inutile doppione, quelle attrezzature vengano portate a Catanzaro per rafforzare il centro del capoluogo».
Insomma, tra il capoluogo di regione e la città dello Stretto l`insanabile scontro per la localizzazione della strettura medica pare destinato a non finire nel breve periodo».
In merito alla questione, poi, del fatto che la cardiochirurgia a Reggio favorirebbe lo sviluppo economico delle imprese di Reggio , la tesi, seppur singolare, è davvero avvilente oltre che infondata. Mai nessuno, finora, aveva accostato la questione della Cardiochirurgia, che investe il diritto alla salute dei cittadini, al profitto economico, pur tenendo in considerazione il fatto che la Cardiochirurgia a Catanzaro non impedirebbe alle aziende di Reggio (che dista un`ora di macchina) di lavorare anche a catanzaro. Ma tant`è! La Cardiochirurgia pubblica deve restare a Catanzaro perché è nata qui e la sua eccellenza costituisce il frutto dei sacrifici di tutti gli operatori, ed invece che cancellarla la regione deve contribuire al suo potenziamento e rafforzamento. Non è una questione di campanile, ma si tratta di rispondere, con logicità ed equilibrio, alle istanze dei pazienti che sia dalla nostra regione che da altre regioni chiedono la tutela del diritto alla salute. Che solo catanzaro può dare per la sua strategica collocazione».

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