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Salerno-Reggio, Ance: Anas rispetti le imprese

CATANZARO Ci sarà anche il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, all`apertura del nuovo tratto autostradale Scilla-Bagnara. Il taglio del nastro è previsto domani per le 11,30 in loca…

Pubblicato il: 04/03/2013 – 18:08
Salerno-Reggio, Ance: Anas rispetti le imprese

CATANZARO Ci sarà anche il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, all`apertura del nuovo tratto autostradale Scilla-Bagnara. Il taglio del nastro è previsto domani per le 11,30 in località  Favazzina e vedrà la partecipazione, oltre del ministro, anche dell`amministratore unico dell`Anas, Pietro Ciucci, e del presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti.Intanto se da un verso l`Ance Calabria plaude all`apertura del nuovo tratto che «determinerà un sicuro miglioramento nella percorribilità dell’Autostrada» la stessa associazione dei costruttori calabresi esprime rammarico per le «gravi ed intollerabili ripercussioni negative che il sistema dei General contractor sta provocando sul tessuto produttivo calabrese».Nel mirino dell`Ance i ritardi dei pagamenti accumulati dal Contraente generale – nella fattispecie l`Anas – che si riversano sulla tenuta economica delle aziende locali. «Ci permettiamo – si legge in una nota dell`associazione dei costruttori – su questo punto di segnalare all’amministratore unico dell’Anas, ente appaltante, che ha precisi ruoli di sorveglianza giuridico, amministrativo ed etico-morale come le imprese locali siano oramai costrette a fungere, di fatto, da organismi che anticipano liquidità finanziaria al Contraente generale, con relativi costi aggiuntivi (anche in termini di interessi bancari) e con pagamenti – da parte del Contraente – incerti e dai tempi indecifrabili».Da qui l`affondo dei vertici regionali di Ance per una «consolidata procedura e metodologia sta portando alla chiusura e al fallimento di molte imprese con il conseguente l’azzeramento di centinaia di posti di lavoro. È necessario, perciò, intervenire immediatamente con coraggio e determinazione sulle storture che si stanno registrando sul territorio e sulle spalle dei calabresi che, ribadiamo, vedono scomparire imprese, filiere di forniture, posti di lavoro».Per l`associazione dei costruttori calabresi, «appaiono coerenti con le esigenze del tessuto produttivo regionale con le ipotesi proposte dallo stesso presidente Scopelliti di poter subappaltare almeno il 30% delle opere ad imprese locali, fissare un tetto per il ribasso non superiore al 5% e sottoscrivere un protocollo per l’utilizzo della forza lavoro in loco. A ciò va aggiunto – e questo è l’intervento più importante – che il subappaltatore, per la propria quota di opera, possa regolare, attraverso un rapporto diretto, i propri rapporti finanziari direttamente con l’ente appaltante senza che tale rapporto sia mediato da alcuno».no».

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