Un referendum consultivo in Sicilia e in Calabria per decidere «una volta per tutte» se c`é la volontà di “salvare” il progetto del Ponte di Messina: la proposta è del Pds-Mpa, illustrata questa mattina dal segretario regionale siciliano Rino Piscitello nel corso di una conferenza stampa nel Palazzo dei Normanni. «Il Ponte non è “una” battaglia, ma “la” battaglia centrale per il nostro partito. Lanceremo una petizione popolare e chiederemo il sostegno dei partiti alleati. Il rischio – ha aggiunto Piscitello – è che non fare il Ponte ci costi quanto ci sarebbe costato farlo. Il costo totale dell`opera si aggira intorno al miliardo e mezzo di euro, ma se sommiamo le penali che dovremmo pagare per “non farlo” che possono arrivare ad un miliardo e duecento milioni, più i trecento milioni già impegnati per lavori effettuati, arriviamo alla stessa somma». Alla conferenza stampa ha partecipato anche il neo-senatore Antonio Scavone, che ha annunciato la presentazione di atti parlamentari sul Ponte di Messina. «Se si prende il treno da Roma a Milano si arriva in due ore – ha detto Scavone – in Sicilia per andare da Alcamo ad Avola occorrono 26 ore. Insomma, mentre nel resto d`Italia si lavora per realizzare l`alta velocità, la Sicilia è condannata alla marginalità: l`unico modo per salvare l`isola è recuperare il progetto del Ponte di Messina». Per Roberto Di Mauro, capogruppo autonomista all`Ars, «nel momento in cui l`Ars ha approvato la mozione presentata da un esponente del Pd che dice “no” al Ponte, la Sicilia è stata abbandonata a se stessa. Se il presidente Crocetta continua a trastullarsi in annunci e proclami che spesso non hanno nulla a che fare con la realtà, saremo sempre più soli».
x
x