CATANZARO «Il viaggio sul treno regionale delle 7,05 dell`assessore Fedele per verificare lo stato della ferrovia calabrese sicuramente è stato utile ed è servito per avere conferma delle tante disfunzioni che il sindacato calabrese da tempo ha denunciato». È quanto affermano, in una nota, il segretario generale della Cgil Michele Gravano e il segretario generale della Filt-Cgil Nino Costantino. «Noi da questo viaggio – sostengono Gravano e Costantino – ricaviamo due impressioni di fondo: la prima è relativa al parere positivo espresso dagli utenti sul personale viaggiante, sui ferrovieri cioé, che con il loro lavoro, spesso in condizioni di disagio, rappresentano un punto di riferimento certo per i pendolari calabresi. La seconda considerazione è tutta politica. La condizione del materiale rotabile calabrese, come è da sempre noto, non ha pari nel confronto con le altre regioni del Paese e per migliorarla è necessario prevedere investimenti seri e consistenti da parte della Regione per la sua sostituzione. Se l`assessore Fedele, come ha sottolineato, ritiene di dover intraprendere questa battaglia troverà il sindacato al suo fianco. Ma i problemi del trasporto ferroviario calabrese sono purtroppo numerosi e riguardano responsabilità di Ferrovie dello Stato che negli ultimi anni ha completamente abbandonato qualsiasi progetto di ammodernamento della Calabria». «C`é l`esigenza, ormai non rinviabile – sostengono ancora Gravano e Costantino – di un ammodernamento della linea ferroviaria calabrese nel mentre, invece, le società del gruppo Fs continuano ad investire sempre più nel Nord del Paese. Lì investono e allacciano ad alta velocità tutti i centri periferici alla linea principale, qui da noi invece quando cade un ponte come a Marcellinara, la linea resta chiusa per anni e quando riapre il servizio viene ridotto del 50 per cento. In un Paese civile basterebbe questo per chiedere le dimissioni di Moretti. Perché l`assessore Fedele non fa insieme a noi questa battaglia?».
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