CROTONE «Crotone è città inquinata e questo rimarca l’urgenza di procedere, senza tentennamenti, alla bonifica del territorio». E` quanto affermano in una nota Carmen Messinetti e Franco Grillo, rispettivamente segretaria confederale Cgil e segretario generale Fp Cgil di Crotone.
«I recenti dati dell’Arpacal sullo stato di inquinamento dei 18 siti sequestrati nell’ambito dell’inchiesta Black Mountain – proseguono i sindacalisti – ripropongono, amaramente, all’attenzione pubblica due questioni cruciali per il rispetto, la tutela e la salvaguardia del diritto alla salute ed al lavoro nel territorio crotonese. La gravità della questione ambientale, scientificamente comprovata, rende, inoltre, indispensabile che l’Arpacal, proprio per le sue funzioni tecniche di tutela, controllo e recupero dell’ambiente, mantenga la propria sede provinciale nella città di Crotone. Sconcerta, infatti, che nel processo di riorganizzazione e ridimensionamento istituzionale, si stia decidendo, probabilmente con valutazioni di stampo meramente economicistico, e senza il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, di procedere allo smantellamento della sede provinciale Arpacal. Una decisione che, se resa operativa, penalizzerebbe ulteriormente il nostro territorio che, per caratteristiche e peculiarità sociali ed economiche, epidemiologiche e sanitarie, meriterebbe ben altra attenzione da parte delle istituzioni regionali e nazionali». Dopo la denuncia, i dirigenti della Cgil lanciano alcune proposte. «Per queste ragioni – concludono – invitiamo tutti i soggetti istituzionali ad agire con vigore e responsabilità su due fronti, solo apparentemente scollegati: avvio della bonifica e difesa della sede Arpacal. Sul primo punto, per come più volte ribadito, è fondamentale istituire una task foce che comprenda e chiami a responsabilità anche il Ministero dell’Ambiente; sul secondo punto, richiediamo un deciso intervento di difesa, da parte delle istituzioni locali, della sede Arpacal di Crotone che possa ribaltare approcci e prospettive, candidando, ad esempio, la città di Crotone a diventare sede regionale dell’Agenzia, piuttosto che sede periferica in dismissione».
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