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Muzzì: «Classe dirigente del Pd inadeguata»

CATANZARO «Temo che il Pd nazionale e quello calabrese non abbiano compreso appieno il significato dell`esito elettorale del 24 e 25 febbraio, mentre il gruppo regionale dimostra tutti suoi limiti …

Pubblicato il: 07/03/2013 – 12:19
Muzzì: «Classe dirigente del Pd inadeguata»

CATANZARO «Temo che il Pd nazionale e quello calabrese non abbiano compreso appieno il significato dell`esito elettorale del 24 e 25 febbraio, mentre il gruppo regionale dimostra tutti suoi limiti nel licenziare una sia pure sommaria analisi del voto con cui addebita la grave sconfitta subita dal Pd in Calabria alla scarsa considerazione, da parte del partito, delle esigenze sociali, economiche e di rappresentanza del territorio». Lo afferma, in una nota, Mario Muzzì, iscritto al Pd e socio fondatore di “Risveglio Ideale”, l`associazione che fa capo alla deputata Angela Napoli. «Siamo in presenza – aggiunge – di una puerilità disarmante che, oltre ad offendere l`intelligenza del popolo democratico calabrese, denuncia la mancanza di capacità di analisi e denota una supponenza ai limiti dell`intollerabilità da parte di una rappresentanza istituzionale senza più credibilità politica e, quindi, non in grado di affrontare e vincere la sfida del cambiamento. Il comunicato emesso al termine della riunione del gruppo regionale del Pd, in cui sono state accolte le richieste di rientro e di adesione dei consiglieri regionali Nicola Adamo e Vincenzo Ciconte, certifica, senza tema di smentita, la vocazione all`autoreferenzialità di un gruppo che, ben lungi dal fare una sana autocritica per la mancata opposizione nei confronti del sistema di potere targato Scopelliti-Talarico, gioca la carta dello scaricabarile nel tentativo di accreditarsi un ruolo di primaria importanza nella delicata fase dell`ineludibile superamento della gestione commissariale del partito. Non sarebbe stato difficile dare, anche distrattamente, una sbirciata ai risultati elettorali, scorporati per province e per comuni, per rendersi conto che le perdite più secche subite dal Pd si sono verificate con maggiore evidenza proprio laddove
i territori esprimevano candidati in posizione utile per essere eletti in caso di vittoria».
«Piuttosto i lamenti ed i retro pensieri per legittime ambizioni non appagate – conclude Muzzì – devono lasciare il passo ad un`assunzione di responsabilità oggettiva da parte di tutti, ognuno per la quota che gli proviene dal livello di protagonismo politico sin qui occupato, nella consapevolezza che il mancato conseguimento della vittoria elettorale, più che al centrosinistra, ha nuociuto alla Calabria e all`Italia».

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