Platì, dove i Radicali prendono il 20%

È uno di quei dati che passano sotto traccia nelle analisi del dopo-voto, vuoi per l`esiguità del partito vuoi per la perifericità del territorio: ma il 20% totalizzato dalla lista Amnistia Giustizia e Libertà a Platì è una notizia non da poco. Qualcuno la collega all`alta incidenza di detenuti (10 anni fa fu arrestato il 5% della popolazione) registrata in uno dei centri che da anni cercano di affrancarsi dall`invasività mafiosa. «A Platì  – scrive Sebino Caldarola nella sua lettera al Foglio –, alle elezioni della settimana scorsa, la lista Amnistia Giustizia e Libertà promossa dai Radicali ha ottenuto il 20 per cento dei consensi (a fronte dello 0,2 per cento in tutta Italia). Non lo dico per destar scandalo, ma questi platesi paiono decisamente più informati e coerenti di quei cittadini laziali che ai Radicali hanno fatto fare il lavoro sporco in regione – dove grazie alle loro denunce si sono scoperte malversazioni trasversali ai partiti – salvo poi dargli un misero 0,4 per cento dei consensi alle ultime elezioni regionali. Hanno preferito Grillo, i laziali. E avranno pure Zingaretti. Come se lo spiega?», chiede al direttore Giuliano Ferrara. Che risponde come «bisogna rispettare i grillini e il 20 per cento degli elettori radicali di Plati?, ma sopra tutto bisogna osservare e registrare il carattere di scambio a-morale e non etico della democrazia rappresentativa».
La preferenza data a Platì ai pannelliani potrebbe invece essere collegata al “premio” che gli elettori hanno accordato al partito che più di altri – e non solo in campagna elettorale – ha tenuto e tiene alta l`attenzione sui temi delle carceri e della ingiusta detenzione.
Il lettore ricorda che «il 12 novembre 2003, a Platì, in piena notte – racconta Wikipedia alla voce “Storia della ’ndrangheta” – fecero irruzione 600 carabinieri del battaglione paracadutisti Tuscania, di cacciatori Vibo Valentia, del Ros e via dicendo, scoprendo un intero paese di cunicoli sotterranei dove si nascondevano i latitanti. Il 5 per cento della popolazione fu arrestato in quello che è ricordato nella cronaca come “l’assalto di Platì”».